Khartoum - Il 28 ottobre scorso l’ambasciata d’Italia in Sudan, di concerto con la sede AICS di Khartoum, ha ospitato un incontro di coordinamento dei donatori del movimento SUN - Scaling Up Nutrition nato per affrontare le cause primarie della malnutrizione attraverso l’attività congiunta di organizzazioni della società civile, agenzie delle Nazioni Unite, donatori governativi, settore privato e settore accademico. All’appuntamento hanno preso parte circa 50 invitati, tra capi missione diplomatica e rappresentanti di organismi internazionali in Sudan.
L’emergenza malnutrizione nel Paese africano - 2,5 di milioni di bambini malnutriti e 3,5 milioni a rischio di malnutrizione - è un fenomeno trasversale che richiede una risposta multisettoriale su più livelli. Secondo stime del WFP, circa il 38% dei bambini di età inferiore ai cinque anni soffre di denutrizione o di cattiva nutrizione, mentre la percentuale della popolazione vulnerabile è in aumento, anche a causa della crisi economica nel Paese. Mai come in questo settore si avverte la necessità di creare un legame sostanziale tra aiuto umanitario e sviluppo sostenibile - un nexus - sino a stabilire una piena complementarietà tra i due momenti.
In definitiva, la chiave strategica del futuro che è stata ribadita dalle autorità italiane a Khartoum risiede nella migliore efficacia dell'opera di prevenzione sociale e culturale per incidere a monte sulle cause profonde della malnutrizione, oltre che nell'attuazione degli urgenti interventi già previsti.
La presenza all'incontro del ministro sudanese della Salute Ahmed Abu Zeid ha ulteriorimente avvalorato il significato dell’evento. Il ministro, in un accorato intervento, ha ribadito non solo l’impegno del governo nell'affrontare con maggiore efficacia il fenomeno della malnutrizione, ma anche il suo personale coinvolgimento per concentrare più risorse verso l’eradicazione di questa piaga sociale, facendo della lotta alla malnutrizione la principale missione del suo dicastero.
Come sottolineato dall'ambasciatore italiano a Khartoum, Fabrizio Lobasso, "l’impegno delle istituzioni italiane in Sudan è globale, in considerazione della trasversalità del tema della malnutrizione che, inevitabilmente, tende a invadere tutti i settori della vita sociale, minando il cammino evolutivo e lo sviluppo della comunità sul territorio."
Il movimento SUN è nato nel 2010 per dare impulso alla lotta globale contro la malnutrizone e ispirare i governi, la società civile, le Nazioni Unite, i donatori, il settore privato e il mondo accademico a trovare insieme nuove soluzioni al problema, in linea con in linea con l’obiettivo ZeroHunger 2030. I temi ripresi dal SUN sono il ruolo della buona nutrizione come motore dello sviluppo umano e della crescita economica inclusiva, l’eliminazione della fame e il raggiungimento della sicurezza alimentare. In parallelo, i partner del movimento dedicano attenzione ai problemi del sovrappeso e dell’obesità che, al pari della denutrizione, vanno affrontati con urgenza anche nei Paesi amedio e basso reddito. In Sudan L’Italia svolge il ruolo di SUN Donor Convenor, in piena sintonia con la particolare attenzione dell’Italia verso il tema della sicurezza alimentare.