Al via una Rete Oncologica ed un programma di Screening dei tumori del collo dell’utero e della mammella in Bosnia Herzegovina, grazie alla Città Salute di Torino e alla Rete Oncologica del Piemonte e Valle d’Aosta, nell’ambito di un progetto di cooperazione internazionale finanziato dall’Agenzia Italiana Cooperazione e Sviluppo, per un importo di circa 800 mila euro, nel quadro dell’Accordo di gemellaggio tra la Regione Piemonte ed il Kantone di Zenica-Doboj. Nei prossimi tre anni la Città della Salute di Torino è chiamata a fornire tutta la propria esperienza nella gestione e realizzazione dei servizi afferenti alla Rete Oncologica ed ai programmi di Screening.
Sabato scorso si è riunito, presso la sede della Rete Oncologica di Piemonte e Valle D’Aosta, il gruppo di riferimento per la gestione e realizzazione del progetto. L’incontro, al quale hanno partecipato, Giulio Fornero, in rappresentanza della Direzione aziendale; Oscar Bertetto, direttore della Rete Oncologica di Piemonte e Valle D’Aosta; Libero Ciuffreda e Silvana Storto, in rappresentanza delle specialità oncologiche necessarie al progetto; Umberto Ricardi e Mauro Papotti, in rappresentanza della Scuola di Medicina; e Livia Giordano, quale referente del CRPT; Daniela Guasco e Luca Giliberti, quali coordinatori del progetto a nome di RE.TE. ONG, è servito per aggiornare tutti i partecipanti sulla situazione locale in Bosnia dalla quale partire per impostare un piano operativo di tutte le azioni e procedure necessarie. Lo stesso gruppo si recherà in Bosnia Herzegovina a metà febbraio per una prima missione operativa di lavoro con gli omologhi colleghi in Bosnia. Le prime mosse passeranno dalla costituzione di un comitato scientifico misto italo-bosniaco per la verifica degli effettivi avanzamenti del progetto e della capacità locale di promuovere questi servizi.
