
Aics San Salvador - Santa Ana, El Salvador - La caldera e lago di Coatepeque.
L’ecosistema naturale del bacino del lago di Caotepeque e’ stato modificato dall’azione dell’uomo originando problemi di deforestazione, erosione, contaminazione e suoli fragili e vulnerabili. La gestione dei servizi idrici, il trattamento delle acque reflue, i rifiuti e la mancanza di un piano territoriale sono tutte cause che incidono sull’ambiente della conca del lago di Coatepeque. (Programmi: ViviCafe, CafeyCafe, Migrazione e ambiente). © Aics
La giornata del 5 giugno di quest’anno, Giornata Mondiale per l’Ambiente 2021, sarà tutta dedicata al ripristino degli ecosistemi (#GenerationRestoration) che darà l’avvio al Decennio delle Nazioni Unite per il Ripristino degli Ecosistemi.
Avevamo celebrato poco tempo fa la Giornata della Terra (#RestoreOurEarth) e la Giornata Mondiale sulla Biodiversità, il 22 maggio scorso, iniziativa all’insegna della presa di coscienza che noi uomini siamo parte della soluzione dei problemi ambientali, problemi da noi stessi causati: “Siamo parte della soluzione“ (We’re part of the solution).
Il susseguirsi negli anni di queste giornate celebrative segnano un cammino, indicano una traccia da seguire, man mano che la consapevolezza delle sfide globali sull’ambiente si diffonde e va ad includere istituzioni e cittadini, ma anche ambienti diversi, ecosistemi appunto: agricoli, forestali, acquatici, di prateria e di savana, di altitudine, marini ed oceanici, costieri e di palude, comprese le aree urbane. Tutti questi ecosistemi, oggi, sono minacciati e vanno per questo protetti e recuperati.
Grazie alle iniziative finanziate da Aics, l’impegno per la salvaguardia ed il ripristino degli ecosistemi naturali ha riguardato le zone umide in El Salvador (Progetto Humedal Vivo) nonché le sue aree interne vulcaniche (Lago di Coatepeque, Vulcano Izalco) ricche di biodiversità ma minacciate dalla deforestazione (Programmi CafeyCafe, ViviCafe, RIESCA, Castes, Agua Futura).
A Cuba, la conservazione della copertura forestale d’altitudine con specie native all’interno di sistemi agroforestali caffeicoli (Progetto Mascafé), si integra con i progetti di riforestazione nelle zone semi-aride della stessa Isola.
In Libano, Aics collabora con Shouf Biosphere Reserve per il recupero degli agro-ecosistemi ad alta valenza paesaggistica (iniziativa STONE). Lungo le coste del Bacino del Mediterraneo, la protezione della biologia marina è promossa grazie al turismo subacqueo (Tunisia, Ecorand Sidi Mechreg).
In Burkina Faso, dove Aics è impegnata in inziative di recupero delle terre aride (Burkina Faso, iniziativa P2RPIA-CNS). In Etiopia, la valorizzazione delle risorse naturali del Lago di Wenchi passa per l’eco- turismo responsabile e sostenibile. In Mozambico, la preservazione della biodiversità riguarda sia le aree litoranee (Isola di Ibo, Isola di Inhaca), che interne (Riserva Speciale di Maputo, Parco Nazionale di Gorongosa).
In Pakistan, un'iniziativa di sensibilizzazione dei giovani sui temi della conservazione degli ecosistemi d’alta quota (Himalaya) (progetto CKNP) è portata avanti dalla nostra sede a Islamabad, mentre nel sud-est asiatico, Aics Yangon lavora per lo sviluppo di una piattaforma di monitoraggio idrologico del fragile equilibrio dell’ecosistema fluviale del Fiume Rosso.
L’impegno dell’Agenzia per l’ambiente non si esaurisce ovviamente nella preservazione ed il recupero degli ecosistemi, ma anche in altre attività riguardanti l’ambiente rurale, come in Senegal (programma PAPSEN), oppure in Sudan, attraverso la valorizzazione dell’energia solare (forni solari e impianti idrici solari) e la promozione di campagne ambientali per la raccolta della plastica.