Milan Urban Food Policy Pact, a Rio premiate sei città, anche Aics in giuria

Sempre più città nel mondo impegnate nello sforzo per combattere il cambiamento climatico attraverso la trasformazione del sistema alimentare. È il messaggio che emerge dall’ottava edizione del Global Forum del Milan Urban Food Policy Pact (Mufpp) ospitato quest’anno da Rio de Janeiro e che ha visto la cerimonia di premiazione delle città che si sono impegnate in questo anno nel mettere in campo pratiche di successo per creare e sistemi alimentari sostenibili.

L’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics) ha partecipato alla premiazione dei Milan Pact Awards 2022, giunti quest’anno alla sesta edizione, con il direttore Luca Maestripieri e con Pietro Pipi, dirigente dell’ufficio VI - Sviluppo rurale e sicurezza alimentare dell’agenzia. Pipi ha fatto parte anche della giuria che ha assegnato i riconoscimenti. La cerimonia ha visto la presenza anche della vice sindaca e assessore con delega alla Food Policy Anna Scavuzzo. I Milan Pact Awards sono infatti stati lanciati nel 2016 dal Comune di Milano e dalla Fondazione Cariplo, e rappresentano ancora oggi uno strumento per innovare le politiche alimentari delle 250 città firmatarie di tutto il mondo e diffonderne le buone pratiche.

La presenza dell’Aics in questa edizione suggella la convenzione tra questa e il Milan Urban Food Policy Pact. “Per la prima volta l'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo partecipa in qualità di valutatore ai Premi - ha sottolineato il direttore dell’Aics Maestripieri -. L'intenso processo di valutazione delle pratiche, è stata per noi un'occasione per approfondire i temi della trasformazione dei sistemi alimentari e su cosa può fare una città per creare un ambiente favorevole ai suoi cittadini. Una grande esperienza che segna l'inizio della preziosa collaborazione tra la nostra Agenzia e il Milan Urban Food Policy Pact”.

In questa edizione, tra le più partecipate di sempre con oltre 250 pratiche raccolte, più di 60 città hanno presentato una pratica per la prima volta. La giuria internazionale di esperti ha valutato le pratiche e ha assegnato a sei città il punteggio più alto in ciascuna categoria del Patto di Milano. Per la categoria Governance ha vinto New York (Stati Uniti) con il piano di sviluppo per gli acquisti pubblici; Addis Abeba (Etiopia) è arrivata prima nella categoria Diete sane e sostenibili con un programma di alimentazione scolastica; la categoria Equità sociale ed economica ha visto trionfare Rourkela (India) grazie al progetto E-Cool Mandi; per la Produzione alimentare si è classificata prima Rosario (Argentina) con una proposta di agro ecologica; Yeosu (Corea del Sud) ha vinto nella categoria Fornitura e distribuzione di cibo con una Strategia per proteggere i talenti e le piccole aziende agricole; infine, per quanto riguarda lo spreco alimentare, il premio è toccato a Londra (Regno Unito) con un piano di riduzione dei rifiuti alimentari.

Considerando l'impressionante numero di proposte ricevute quest'anno e l'elevata qualità di tali contributi, il Comitato di valutazione ha deciso di riconoscere tre menzioni speciali aggiuntive per ciascuna categoria.

 

Crediti delle foto: Artur Medina/Movie You

A San Salvador il primo Comitato esecutivo di una nuova iniziativa AICS su migrazioni e ambiente

Martedì 9 maggio si è tenuto a San Salvador presso il locale ministro degli Esteri, nella Sala dedicata al pittore Salvadoregno Camilo Minero, il primo Comitato esecutivo dell’iniziativa “Migrazione e Ambiente: strategia governativa per la prevenzione della migrazione irregolare mediante la creazione di opportunità di sviluppo territoriale e delle persone” finanziata dalla Cooperazione italiana.

L’iniziativa, con una dotazione di 2,5 milioni di euro e una durata di 36 mesi, ha l’obiettivo di prevenire la migrazione irregolare tramite la generazione di opportunità che favoriscano l’affermarsi e lo sviluppo delle persone nelle loro comunità d’origine. L’Iniziativa sarà realizzata dal ministero degli Esteri de El Salvador attraverso il Vice ministero per la Diaspora e la Mobilità umana, il ministero dell’Ambiente (Marn) e la Commissione nazionale per la piccola e la micro impresa (Conamype).

La sessione di lavoro è stata aperta dalla Vice ministra per la Diaspora e la Mobilità umana, Cindy Portales, seguita dall’intervento del titolare della sede Aics di San Salvador, Pietro Pipi, che ha portato i saluti dell’ambasciatore e ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa per la nostra cooperazione in particolare per quanto riguarda la promozione di un ambiente favorevole e di opportunità per i giovani e le donne come attori principali dello sviluppo delle proprie comunità attraverso l’uso sostenibile delle risorse naturali ed i servizi ecosistemici. Priorità al centro della strategia della Cooperazione italiana nella regione.

Al Comitato hanno partecipato inoltre, Isabel Contreras, del Marn, Karla de Palma, direttrice della Agenzia di El Salvador per la Cooperazione internazionale (Esco), Paul Steiner, direttore generale di Conamype e Oscar Figueroa, direttore della Segreteria tecnica per il Finanziamento esterno del ministero degli Esteri (Setefe).

Il Comitato esecutivo è il principale meccanismo di governo dell’iniziativa al quale partecipano i ministri e i dirigenti pubblici o loro delegati con potere decisionale, delle autorità locali responsabili dell’esecuzione dell’iniziativa e il titolare della sede Aics di San Salvador. Tale Comitato ha la funzione di indirizzo generale e di analizzare, valutare, approvare o osservare le decisioni chiave relative all’esecuzione del progetto.

Nell’ambito di questo primo Comitato esecutivo, è stato ufficializzato il piano operativo per la prima annualità del progetto, approvati gli organismi di governo e i termini di riferimento per la contrattazione del Coordinatore generale dell’iniziativa. Nel mese di giugno è previsto il lancio pubblico a livello nazionale dell’iniziativa e l’avvio della campagna di sensibilizzazione della popolazione sui rischi ed ostacoli che si presentano nei processi migratori irregolari, così come sulle alternative per una migrazione ordinata e sicura, una delle prime attività del progetto.

El Salvador, inaugurato il progetto AICS Vivicafè

È stato inaugurato il 19 maggio a La Palma, in El Salvador, il progetto  Vivicafè, sostenuto dall'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics) con un finanziamento di 5 milioni di euro. L’evento è stato organizzato dal ministero dell’Agricoltura e zootecnia (Mag) e dal Consiglio salvadoregno del Caffè, ente esecutore del progetto assieme al Centro nazionale per la tecnologia agricola e forestale (Centa).

Ha aperto la giornata l’intervento della sindaca di La Palma, Maribel Escobar, che per la sua lunga esperienza di mobilitazione sociale e di promozione del ruolo della donna, ha sottolineato con entusiasmo l’importanza del progetto per l’agricoltura e per il settore del caffè di qualità, motore dell’economia e fonte di sostentamento di molti piccoli produttori locali.

Il titolare della Sede Aics San Salvador, Pietro Pipi, ha sottolineato la rilevanza del coinvolgimento delle donne e dei giovani che rappresentano, come beneficiari prioritari, le leve della futura sostenibilità del Progetto. L'ambasciatore d’Italia in El Salvador, Edoardo Pucci, ha quindi ripercorso la traiettoria del sostegno alla filiera del caffè nel Paese. Una filiera che la Cooperazione italiana ha fortemente supportato negli anni passati con vari progetti, valorizzando le relazioni e condividendo una tradizione, quella dell’uso e del consumo del caffè, che accomuna entrambi i Paesi.

Infine, il ministro dell’Agricoltura e zootecnia locale, Óscar Guardado ha concluso la giornata ribadendo che migliorare la produzione del caffè con questo importante Progetto, potrà generare nuove opportunità e incidere sull’economia di numerose famiglie, manifestando la gratitudine del governo salvadoregno nei confronti del sostegno italiano.

Il progetto di durata biennale si svilupperà su tre direttrici. La prima indirizzata all’incremento della produzione e al rinnovo di vecchie piantagioni attraverso reimpianti con varietà pregiate di caffè arabica e con opere di conservazione del suolo e della risorsa idrica. La seconda mira al miglioramento delle fasi di trasformazione post-raccolta, fermentazione ed essiccazione, supportando preferibilmente associazioni e cooperative con tecnologia migliorata e puntando ad elevare la qualità per ottenere certificazioni e standard internazionalmente riconosciuti. Infine un terzo filone di attività verrà condotto per valorizzare il caffè salvadoregno a livello nazionale e internazionale, attraverso la conformazione di marchi, la partecipazione a fiere, eventi di degustazione ed attività promozionali.