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SUDAN: Addressing Inequalities: che nessuno resti indietro!

Presentato agli EDD2019 il progetto di AICS Sudan per la promozione dell’uguaglianza sociale

 Il tema principale degli European Development Days – EDD – di quest’anno è Addressing inequalities: Building a world which leaves no one behind in linea con l’Obiettivo di sviluppo sostenibile #10 volto a ridurre le disuguaglianze all’interno delle Nazioni e le disparità tra le stesse entro il 2030.

Lo slogan Leaving No One Behind, Non Lasciare Nessuno Indietro ben rappresenta l’impegno prioritario di AICS in Sudan. L’azione dell’AICS è volta da un lato a sostenere le istituzioni nell’accrescere l’accessibilità dei servizi pubblici e nell’elaborazione di politiche pubbliche inclusive, attraverso interventi di capacity building e assistenza tecnica; dall’altro si propone di rafforzare in termini socioeconomici le fasce della popolazione maggiormente vulnerabili attraverso il sostegno a Ong e associazioni della società civile, contrastando il fenomeno della marginalità sociale e agevolando il processo di partecipazione alla vita della comunitaria.

Il settore sviluppo e inclusione sociale agisce in modo trasversale nell’insieme di AICS in Sudan, garantendo una stretta connessione tra interventi umanitari/emergenza con azioni dedicate allo sviluppo/sicurezza, in linea con la Humanitarian – Development Triple Nexus Strategy.

Sono sette le iniziative in corso finanziate da AICS: tre sul canale bilaterale, di cui una co-finanziata dalla Commissione Europe, tre sul canale multilaterale (con UNICEF e UNESCO) e un’iniziativa promossa dall’ONG italiana OVCI.

I principali interventi di AICS si concentrano nello Stato di Khartoum e negli Stati dell’Est del Paese rivolgendosi ai gruppi vulnerabili e a quei segmenti sociali della popolazione fortemente esposti al rischio di estrema povertà, marginalità sociale e non equo accesso ai servizi. Nello specifico, l’Italia, a fianco delle istituzioni sudanesi – in particolare il Ministry of Security and Social Development (MSSD), la Sudan Disarmament Demobilization and Reintegration Commission (SDDRC) e il Ministry of Education (MoE) – si propone di promuovere l’inclusione sociale e tutelare i diritti di minori a rischio e persone con disabilità appartenenti sia alle comunità ospitanti che alle comunità IDPs e migranti, sostenendo lo sviluppo del capitale umano, promuovendo l’equo accesso a beni e servizi e accrescendo i fattori di resilienza.

 

 

L’inclusione sociale, tema centrale nell’Agenda di Sviluppo 2030 in quanto determinante dello sviluppo sostenibile, è il cardine dell’iniziativa bilaterale TADMEEN, presentata agli EDD2019. Il suo approccio integrato e multidimensionale mira a sostenere lo sviluppo del capitale umano della popolazione maggiormente vulnerabile (donne, minori, disabili), a promuovere il pieno godimento dei loro diritti e l’equo accesso a beni e servizi, con un’attenzione particolare ai diritti di salute sessuale e riproduttiva, alla attività generatrici di reddito e all’educazione inclusiva.

Nel contesto Paese, emerge che le persone con disabilità condividono una condizione di vita caratterizzata da forte povertà e marginalità sociale: l’origine di tale vulnerabilità non risiede nel quadro normativo, in linea con gli standard internazionali – il Sudan infatti ha ratificato la Convention on the Rights of Persons with Disabilities (CRPD) nel 2009 – bensì nell’assenza di politiche pubbliche e piani d’azione in grado di tradurre l’astrattezza giuridica delle leggi in reale godimento dei diritti.

Le persone con disabilità costituiscono una delle categorie più povere e marginalizzate del Paese: sono escluse dall’ambiente sociale a causa di barriere socio-ambientali, economiche e culturali che impediscono loro un equo accesso ai beni e servizi della società, ovvero all’educazione, al lavoro, ai servizi sanitari, alla vita pubblica.  In base ai bisogni identificati, la strategia dell’Italia per incidere sul processo di inclusione sociale e sulla tutela dei diritti delle persone con disabilità si incardina sui seguenti tre pilastri:

 

  • capacity building istituzionale, per lo sviluppo di politiche sociali, educative e di accesso al lavoro in linea con gli standard internazionali;
  • abbattimento delle barriere socio-ambientali che impediscono l’equo accesso a beni e servizi, promuovendo modelli educativi, formativi e professionali inclusivi;
  • campagne di advocacy volte a promuovere un cambiamento socioculturale per favorire il riconoscimento sociale delle persone con disabilità.

 AICS Khartoum è in prima linea per assicurare un’educazione inclusiva e di qualità per tutti, affinché siano garantiti diritti e opportunità di crescita senza discriminazione alcuna.

L’impegno di AICS Khartoum è stato visibile agli EDD2019 anche grazie a un’immersione virtuale nella realtà sudanese attraverso un video 3D unico nel suo genere che incontra per la prima volta il mondo della cooperazione. La tecnologia immersiva nella realtà virtuale a 360° stereoscopici, full body, in movimento permette di calarsi nel vivo del contesto sudanese, tra Port Sudan, Arkaweet, Al Gyt, Gedaref e Khartoum. Indossando il visore ci si appropria di un corpo virtuale che dà la sensazione di vivere direttamente l’esperienza della realtà aumentata. In tutti i luoghi del viaggio è data la possibilità di sperimentare questa sensazione particolare. In tutto il suo percorso, il viaggiatore virtuale è accompagnato dai nostri operatori in Sudan che lo introducono alle iniziative di AICS. Questo viaggio virtuale, che ci avvicina alle attività della Cooperazione Italiana in Sudan, resterà impresso negli occhi portandovi in luoghi e situazioni emotivamente coinvolgenti.

*Communication Officer sede Khartoum

 

                                                                                  

 

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