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Il Premier Conte in visita nel Corno D’Africa per rilanciare le relazioni bilaterali tra Italia ed Etiopia

Il pieno sostegno dell’Italia alle riforme del nuovo Primo Ministro etiopico Abiy Ahmed e il rilancio delle relazioni bilaterali tra Italia ed Etiopia hanno caratterizzato la visita del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte in Etiopia del 11 e 12 ottobre.

Gli interventi italiani sono stati al centro della giornata del 12 ottobre, fra i quali Conte ha scelto di visitare il progetto a sostegno delle microimprese del settore calzaturiero, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e attuato in collaborazione con Unido.

Ho personalmente accompagnato il Premier all’interno dei laboratori della cooperativa EIFCCOS – Ethiopian Footware Cluster Cooperative Society – che, attiva in Adids Abeba sin dal 2005, ha l’obiettivo di facilitare le interazioni fra più di cento piccole e medie imprese calzaturiere, migliorando la qualità dei loro prodotti, conquistando nuovi mercati e creando così impiego e migliori condizioni di vita per i lavoratori. Oltre ai prodotti di EIFCCOS, Conte ha potuto ammirare il lavoro di LOMI, cooperativa tutta al femminile per la produzione di borse in pelle, e altre iniziative realizzate dalla cooperazione italiana, tra cui i progetti sul rafforzamento della filiera del caffè e della moringa anch’essi in partenariato con Unido.

Mi ha fatto davvero piacere sentire il Premier elogiare questi progetti come esempi che testimoniano quanto sia forte la sinergia e la cooperazione tra Italia e Etiopia. E quanto sia fondamentale lo sviluppo sociale ed economico dell’Africa per la stabilità internazionale e per combattere le cause più profonde delle migrazioni.

Sono state particolarmente importanti anche le parole con cui il Presidente ha sottolineato il legame tra creazione d’impiego e riduzione dei fenomeni di migrazione irregolare, ribadendo l’importanza di portare avanti quei progetti che possano garantire un futuro, soprattutto per le nuove generazioni. Sono profondamente d’accordo con lui sul fatto che il primo passaggio è lavorare alla cooperazione, cercare di coltivare progetti con i paesi dove si origina l’immigrazione. Ecco perché è assolutamente importante assecondare una leadership come quella del presidente Abiy, una leadership che può portare tanto beneficio in vista della stabilizzazione del Corno d’Africa e in vista della possibilità di offrire un futuro di lavoro, una prospettiva ai giovani.

La visita di Conte ha dato sostegno alle prospettive di un rilancio dell’azione dell’Italia in Etiopia e consente di delineare, anche a seguito delle richieste del Primo Ministro Abiy, quelle che saranno, a fianco dei settori tradizionali della sanità, dell’educazione e dell’approvvigionamento idrico e dei servizi igienici di base, le ulteriori priorità dell’Italia per la cooperazione allo sviluppo nel paese nei prossimi anni. Il presidente Conte ha assicurato il forte interesse dell’Italia a contribuire allo sviluppo agro-industriale, con l’obiettivo di migliorare la qualità dei prodotti agricoli e creare nuove opportunità lavorative.

L’Italia, ha aggiunto il premier italiano, è pronta a fare la sua parte nella promozione degli investimenti, dei progetti di cooperazione, dei programmi educativi e della formazione tecnico-professionale.

In conclusione posso testimoniare il palese orgoglio che ha pervaso noi italiani all’accogliere e accompagnare Giuseppe Conte quale primo leader europeo ad arrivare in Etiopia dopo l’insediamento del Dr Abiy, il primo ministro che ha lanciato coraggiose riforme politiche ed economiche per il proprio paese e per l’intero Corno d’Africa, tra cui la riconciliazione con l’Eritrea dopo quasi vent’anni di guerra. Nel corso della sua visita, il Presidente del Consiglio ha inoltre incontrato il presidente della Commissione dell’Unione Africana, Kwesi Quartey, gli imprenditori e le Ong italiane operanti nel territorio.

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