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Ph. André Catueira

Donne mano nella mano per la pace: un grido contro ogni violenza, anche digitale

Con lo slogan “Donne mano nella mano, costruire la pace attraverso uno sviluppo economico inclusivo”, si è aperto nel distretto di Guro, provincia di Manica, il secondo accampamento solidale organizzato da DELPAZ e dal progetto Manica para as Mulheres.  L’evento, svoltosi il 15 e 16 aprile, ha riunito oltre 250 donne provenienti dalle province di Tete, Manica e Sofala che, insieme, hanno gridato con forza “no alla guerra”, trasformando la loro voce in un appello universale contro ogni forma di violenza — anche quella che si consuma nello spazio digitale. 

L’accampamento ha rappresentato uno spazio di incontro e riflessione sul ruolo delle donne nella costruzione della pace, nella lotta contro la violenza e nel rafforzamento dell’autonomia economica. Le partecipanti, provenienti da contesti rurali e urbani, hanno condiviso esperienze di disuguaglianza, povertà e discriminazione, ribadendo che pace e sicurezza sono la base dell’emancipazione femminile. 

Come ha ricordato Anchia Mulima, coordinatrice dell’associazione LEMUSICA: “Continuiamo a incoraggiare le donne a cercare la pace e la sicurezza, perché le migliori decisioni vengono prese in uno spazio sicuro. La stabilità economica ridurrà la triplice violenza di cui le donne sono vittime: domestica, fisica ed economica. 

Ph. André Catueira

Durante i due giorni, le donne hanno partecipato a circoli di dialogo, fiere dei prodotti locali e dibattiti su temi cruciali: conflitti armati, cambiamenti climatici, empowerment economico, parità uguaglianza di genere e Risoluzione ONU 1325. L’accampamento ha adottato un approccio femminista e comunitario, fondato sull’uso delle lingue locali e sulla creazione di spazi di ascolto e solidarietà. 

Il principale risultato dell’incontro è stata la Dichiarazione di Guro, documento che delinea azioni concrete per accelerare l’emancipazione femminile: accesso alla terra e al credito, creazione di cooperative, pari opportunità di lavoro e partecipazione ai processi decisionali. Le donne chiedono inoltre una gestione più efficace dei casi di violenza domestica, pene severe per gli aggressori e una maggiore estensione della formazione tecnica e scolastica per le ragazze. 

Le comunità coinvolte hanno già avviato iniziative di adattamento climatico, come la costruzione di bacini idrici per sostenere l’agricoltura femminile.  Una volta raggiunta la pace,” ha dichiarato la governatrice di Manica, Francisca Tomás, “è urgente creare opportunità per le donne, soprattutto per le vittime dei conflitti armati, affinché partecipino su un piano di parità nello sviluppo delle loro comunità.” 

Ph. André Catueira

Il Programma DELPAZ è promosso dal Governo del Mozambico con il sostegno dell’Unione Europea, dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), dell’Agenzia Austriaca per lo Sviluppo (ADA) e del Fondo delle Nazioni Unite per lo Sviluppo del Capitale (UNCDF). Parallelamente, la Cooperazione Italiana finanzia il progetto Manica para as Mulheres, coordinato da Progettomondo insieme a CAM, Helpcode, Fondazione Micaia, GMPIS, AITR e Legacoop Emilia-Romagna, per promuovere la pace e lo sviluppo sostenibile attraverso la partecipazione delle donne all’economia rurale. 

Il secondo accampamento solidale di Guro e la Dichiarazione finale segnano un passo decisivo nella lotta per porre fine alla violenza contro donne e ragazze — anche quella digitale —, rafforzando il legame tra pace, uguaglianza e sviluppo inclusivo. 

In questi 16 giorni di attivismo, la voce delle donne del Mozambico si unisce a quella di milioni di donne nel mondo per chiedere: basta violenza, anche online.  Perché la pace non è completa finché ogni donna e ogni ragazza non sono libere, sicure e rispettate — in ogni spazio, reale o digitale. 

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