Ultimi articoli

  /  Rubriche   /  Storie di cooperazione   /  Mozambico: prevenire e rispondere ai cambiamenti climatici
Effetti della secca in un campo nel Distretto Di Namaacha, Provincia di Maputo – Foto Ilaria Quintas – WeWorld-GVC

Mozambico: prevenire e rispondere ai cambiamenti climatici

Rafforzare la resilienza delle popolazioni attraverso l’assistenza all’agricoltura e all’allevamento, la promozione dell’irrigazione e della commercializzazione dei prodotti agricoli

Tra il 2015 e il 2016, il Mozambico e diversi paesi dell’Africa australe hanno subito gli effetti del fenomeno climatico El Niño, che provoca un riscaldamento delle acque dell’Oceano Pacifico, scatenando inondazioni e siccità e crea pesanti ripercussioni sui livelli di produzione interna e sulla sicurezza alimentare. Per far fronte alle conseguenze del cambiamento climatico, l’AICS ha avviato un’importante iniziativa regionale in Mozambico, eSwatini (ex Swaziland), Zimbabwe e Malawi. Nella provincia di Maputo (Boane e Namaacha), la componente in affidamento del Programma è implementata dalla OSC We World -GVC, che, tra le altre attività, prevede la creazione di comitati locali di gestione del rischio. Infatti, dopo le ultime emergenze causate ad esempio dai due cicloni gran parte dei raccolti è andata persa, con gravissime conseguenze sulla già scarsa disponibilità di cibo. Il Paese è destinato a sperimentare perdite agricole. Le pianure costiere, densamente popolate, saranno sempre più colpite da gravi erosioni, infiltrazioni di acqua salata nelle falde, perdita di infrastrutture vitali e diffusione di malattie come la malaria, il colera e l’influenza.

 

Effetti della secca in un campo nel Distretto Di Namaacha, Provincia di Maputo – Foto Ilaria Quintas – WeWorld-GVC

 

Nelle zone rurali l’agricoltura è la più importante attività economica e di sostento nutrizionale (31,8% dell’economia nazionale), attività che, per la sua natura, dipende fortemente dalle piogge stagionali. Il settore agricolo si caratterizza da attività di piccola scala e limitate reti di mercato. Nella Provincia di Maputo, secondo l’INGC (Istituto Nazionale di Gestione delle Calamità), a causa della siccità la popolazione colpita da insicurezza alimentare è stata di 33.207 persone (dati del 2019). Nei distretti di Namaacha e Boane, Provincia di Maputo, oggetto del nostro intervento, ci sono circa 160.000 abitanti ed, in entrambi i distretti, la maggioranza delle attività produttive sono direttamente o indirettamente riconducibili al settore agro-zootecnico. Dinis Miambo – beneficiario del progetto affidato dell’AICS, e agricoltore della comunità MPALAWA nel Distretto di Namaacha – ci spiega: “Il problema è di tutto il Paese, non solo di questa area. Io sono fortunato perché accedo facilmente all’acqua, grazie alla diga riabilitata da WeWorld-GVC nel 2018, ma gran parte delle aree rurali del Paese non hanno risorse e strumenti. Il problema principale resta la fame”.

Per sostenere le comunità locali a far fronte agli effetti dei cambiamenti climatici, WeWorld-GVC, organizzazione italiana presente dal 2000 nelle Province di Maputo e Cabo Delgado, ha avviato il progetto “Prevenire e rispondere ai cambiamenti climatici: pratiche resilienti di mitigazione degli effetti della siccità in Swaziland e Mozambico”, finanziato dall’AICS. Tra i vari interventi, il progetto prevede attività legate alla Gestione del Rischio di Calamità naturali e Prevenzione dei Disastri, come la creazione di sei Comitati Locali di Gestione del Rischio – Comités Locais de Gestão de Risco de Calamidades – CLRGC, nelle comunità più colpite dai cambiamenti climatici. Nella composizione dei Comitati è stato garantito il coinvolgimento dei leader comunitari, delle donne e dei giovani, con l’obiettivo di promuovere e rafforzare la partecipazione dei beneficiari ai meccanismi partecipativi e decisionali delle comunità cui appartengono.

 

Comités Locais de Gestão de Risco de Calamidades – CLRGC- Foto di João Silva – – WeWorld-GVC

 

La Metodologia utilizzata è quella del Climate Vulnerability and Capacity Analysis ovvero una metodologia di riferimento che prevede un processo partecipativo e up-down nell’identificazione delle matrici di rischio/vulnerabilità, e nell’identificazione di strategie di adattamento pertinenti e adatte al contesto locale/comunitario.

Il prodotto delle attività di formazione dei Comitati sarà la creazione di 4 piani di contingenza comunitari in previsione della stagione delle piogge. Ogni piano è composto da:

  • Piano di prevenzione: contiene tutte le misure di prevenzione identificate dalla comunità e che vanno implementate prima dell’occorrenza di un disastro naturale.
  • Piano di Mitigazione: prevede misure da adottare all’occorrenza di un disastro per mitigarne gli effetti.
  • Piano di Risposta: strategie di recupero delle comunità dopo l’impatto del disastro.

Successivamente i piani di contingenza comunitari prodotti saranno presentati alle Istituzioni con l’obbiettivo di rafforzare ed integrare i Piani Locali di Adattamento -PLA- già esistenti nei Distretti di Namaacha e Boane.

Una delle misure di prevenzione e adattamento ai cambiamenti climatici utilizzata da WeWorld-GVC, è l’adozione di pratiche “agro-ecologiche” in ambito agricolo come l’Agricoltura organica rigenerativa che mira a combattere gli effetti della siccità, come l’erosione del suolo, impoverimento del terreno attraverso la rigenerazione del suolo, delle biodiversità e degli ecosistemi.

Analisi del suolo durante la formazione di Agricoltura organica e rigenerativa – Agro-ecologia – Foto di Ilaria Quintas – WeWorld-GVC

In questo ambito, il progetto ha formato 18 tecnici agrari del Ministero dell’Agricoltura che a loro volta formeranno 2000 agricoltori su pratiche da adottare per aumentare la fertilità del suolo e ridurne l’erosione dovuta principalmente a trattamenti sbagliati del terreno, come l’uso di chimici e il disboscamento: “le tecniche agro-ecologiche in agricoltura e le tecniche di conservazione sono utili per prevenire e ridurre gli effetti del cambiamento climatico” ci spiega Piero Meda, Rappresentante Paese di WeWorld-GVC e agronomo. “Il Mozambico è un paese che soffre sia di siccità che di inondazioni. La degradazione dei suoli, con l’uso indiscriminato e non controllato di agrofarmaci e concimi chimici aiuta l’impoverimento dei suoli. Non possiamo parlare di lotta al cambiamento climatico o di un approccio scientifico al cambiamento climatico senza intervenire in maniera molto decisa sul suolo o sulla gestione del suolo, la sua fertilità. L’ agricoltura efficiente, resiliente è l’agro-ecologia.”

 

Analisi del suolo durante la formazione di Agricoltura organica e rigenerativa – Agro-ecologia – Foto di Ilaria Quintas – WeWorld-GVC

 

SCHEDA PROGETTO

TITOLO DEL PROGETTO: AID 10862/A/Swa/01 : Prevenire e rispondere ai cambiamenti climatici: pratiche resilienti di mitigazione degli effetti della siccità in Swaziland e Mozambico

  • Area geografica: Mozambico: Provincia di Maputo, Distretti di Namaacha e Boane e Swaziland: Lubombo Region 
  • Esecutore: We World GVC
  • Durata: 36 mesi 01/01/2018 – 31/12/2020
  • Budget: € 2.500.000 

 

Numero dei beneficiari Mozambico: Totale beneficiari diretti: 28.356

Settori di intervento: Agricoltura e sviluppo rurale

Obiettivo generale

Rafforzare la resilienza delle popolazioni attraverso l’assistenza all’agricoltura e all’allevamento, la promozione dell’irrigazione e della commercializzazione dei prodotti agricoli, il rafforzamento delle competenze tecniche e gestionali dei produttori e dei servizi tecnici, la mitigazione degli effetti della siccità sulle fasce più vulnerabili della popolazione.

Risultati ad oggi

  • Distribuzione di 1.201 kit di semi: kit di semi per la produzione di semi Dryland and Vegetables (2018), kit di semi di ortaggi (2019).
  • Previsione: 600 kit nel primo anno, 800 kit nel secondo anno e 600 kit nel terzo anno. Per un totale di 518 beneficiari in Boane e 683 beneficiari a Namaacha.
  • Riabilitazione di tre dighe per la raccolta dell’acqua, due a Namaacha e una a Boane.
  • Formazione di primo livello per tecnico idrico – parte teorica.
  • Formazione per tecnici agronomi nelle tecniche di agricoltura convenzionale e biologica.
  • Creazione di 6 nuovi Comitati per la Gestione dei rischi di Catastrofi (CLGRC) nei distretti di Boane e Namaacha.
  • Implementazione di un sistema di monitoraggio “remote sensing” basato sul geo referenziamento.
You don't have permission to register