Acquacoltura in Tunisia: uno STEP verso l’innovazione
Grazie al sostegno del programma PRASOC, pari a 57 milioni di euro, e a una linea di credito di 73 milioni di euro, finanziati dalla Cooperazione Italiana, un'azienda di acquacoltura familiare in Tunisia si è specializzata nell’allevamento e nella commercializzazione della spigola e dell’orata, con una capacità produttiva annua attuale di 3.000 tonnellate. Il suo leader ci racconta l'esperienza di successo.
Monastir, Tunisia – Mohamed Trimeche, vice direttore generale della Società Tunisina di Allevamento di Pesci (STEP), guida l’azienda verso nuovi traguardi da quando ne ha assunto la direzione nel 2013. Oggi STEP è un punto di riferimento nel settore dell’acquacoltura in Tunisia, grazie soprattutto all’innovazione e al sostegno strategico del PRASOC – Programma di sostegno al settore privato e all’inclusione finanziaria nei settori dell’agricoltura e dell’economia sociale e solidale – e alla linea di credito di 73 milioni di euro, finanziata dalla Cooperazione Italiana.
«Ho iniziato a lavorare nell’azienda di famiglia nel 2010, poi ho preso le redini della STEP nel 2013. L’acquacoltura, pur rappresentando una sfida quotidiana, si è rivelata una vera passione che ci ha spinti a diventare tra i pionieri del settore in Tunisia», racconta Mohamed. Grazie ad un primo finanziamento nel 2017 di circa 320.000 euro, proveniente dalla linea di credito da 73 milioni di euro della Cooperazione Italiana, abbiamo potuto acquistare 10 gabbie e un sistema di ormeggio. Successivamente, con un sostegno di circa 540.000 euro del programma PRASOC nel 2022, STEP ha compiuto importanti passi avanti dal punto di vista tecnologico. «Abbiamo raddoppiato la nostra capacità di selezione, passando da 1.500 a 3.000 kg all’ora, e siamo gli unici in Tunisia a disporre di un tunnel di congelamento», afferma con orgoglio. Dal 2025, STEP ha anche adottato le tecnologie Innovasea (sensori AquaMeasure, software Farm360, telecamere per il monitoraggio della biomassa e chiatta automatizzata nel 2026), che consentono un monitoraggio intelligente della crescita e l’ottimizzazione delle razioni alimentari.
Questa modernizzazione ha permesso a STEP non solo di aumentare la produzione, ma anche di migliorare significativamente la qualità del pesce, elemento essenziale per soddisfare le esigenze dei mercati di esportazione, in particolare quelli del Golfo, dell’Europa e del Nord Africa, verso i quali è destinato il 30% della produzione. «L’investimento in evaporatori di nuova generazione ci consente di mantenere una temperatura ottimale tra gli otto e i dodici gradi, garantendo così la freschezza e l’elevata qualità del nostro prodotto», aggiunge Mohamed.
Il programma PRASOC sostiene le imprese tunisine attive nei settori agricolo, della pesca e dell’economia sociale e solidale (ESS) attraverso linee di credito e sovvenzioni finalizzate a promuovere investimenti sostenibili. La Société Tunisienne de Banque (STB), una delle banche partner del programma, svolge un ruolo chiave in questo sistema, facilitando l’accesso ai finanziamenti per aziende come la STEP. «Grazie al PRASOC, abbiamo beneficiato di un tasso d’interesse agevolato dell’8%, nettamente inferiore ai tassi di mercato, oltre che di periodi di rimborso e di grazia più lunghi», spiega Mohamed Trimeche. «Avere un unico interlocutore presso la STB ha inoltre semplificato le nostre procedure e migliorato la gestione quotidiana.»
Il sostegno del PRASOC va oltre il semplice credito: include anche una sovvenzione a fondo perduto, che contribuisce alla quota di capitale proprio dell’imprenditore, oltre a servizi di assistenza tecnica e alla copertura assicurativa dei crediti agricoli. Tutto ciò ha reso per STEP molto più agevole l’accesso al credito.
L’impatto del progetto non si limita all’azienda stessa, ma si estende anche alla comunità locale di Bekalta, dove STEP ha creato e consolidato oltre 100 posti di lavoro diretti e oltre 300 indiretti, assumendo un ruolo importante nell’economia della regione. «Ogni miglioramento che apportiamo ha un effetto diretto sui nostri dipendenti e sulla comunità. Creiamo occupazione, miglioriamo le condizioni di lavoro e contribuiamo allo sviluppo economico locale», sottolinea Mohamed.
Le certificazioni ISO 22000 e BRCGS dimostrano l’impegno concreto dell’azienda per la sicurezza alimentare, la tracciabilità e la sostenibilità. STEP è oggi l’unica azienda agricola tunisina che integra un approccio completo verso la sostenibilità, dal sito di produzione alla distribuzione. «Queste certificazioni riflettono il nostro impegno per una produzione sostenibile e sicura, che garantisce non solo la qualità, ma anche la sicurezza alimentare», precisa Mohamed.
La visione di Mohamed per il futuro della STEP è chiara: continuare a innovare e a sviluppare pratiche che rispettino e valorizzino l’ambiente, assicurando al tempo stesso la prosperità economica. « STEP è oggi una società anonima per azioni con un capitale di 22,5 milioni di dinari, che vede la partecipazione di partner istituzionali al suo capitale. Migliorando costantemente i nostri processi e adottando tecnologie all’avanguardia, non stiamo solo facendo evolvere STEP: stiamo contribuendo a costruire un futuro sostenibile per l’intera industria dell’acquacoltura in Tunisia», conclude Mohamed, ottimista e determinato a proseguire su questa strada di successo e innovazione.
Il Programma PRASOC, finanziato dalla Cooperazione Italiana, ha rappresentato una tappa fondamentale nel sostegno al settore privato tunisino, facilitando l’accesso al credito e rafforzando l’inclusione finanziaria nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’economia sociale e solidale, attraverso la concessione di contributi legati a dei crediti. Con quasi 400 operazioni finanziate e oltre 4.000 posti di lavoro creati o consolidati, il programma ha contribuito a rafforzare il tessuto economico dei settori interessati su tutto il territorio nazionale. Questa dinamica prosegue attraverso la Linea di Credito da 55 milioni di euro, lanciata alla fine del 2024, che copre una gamma più ampia di settori di attività, e attraverso il programma ADAPT, finanziato dall’Unione Europea e attuato dall’AICS in partenariato con il PAM, che sostiene la transizione ecologica dei sistemi agricoli, della pesca e aquacultura attraverso un contributo a dono fino al 14% dell’importo di un credito bancario o leasing. Queste iniziative testimoniano la continuità e la coerenza dell’azione della Cooperazione Italiana a favore dello sviluppo socio-economico della Tunisia.
