Ultimi articoli

  /  Voci dal campo   /  PALESTINAMuffaker: l’impresa di Maali Diab che in Palestina abbatte barriere e rende “super felici”

PALESTINA
Muffaker: l’impresa di Maali Diab che in Palestina abbatte barriere e rende “super felici”

La storia di un’imprenditrice sociale che ha trovato la ricetta per trasformare la propria esperienza personale in un business in supporto della società Palestinese.

“Trovatemi un uomo che sia in grado di farlo!” afferma con energia Maali Diab nel suo piccolo ufficio di Tulkarem ricavato all’interno di un cambia-valute. “Trovatemi un uomo che sia in grado di cambiare vita per dedicare ogni giorno della sua esistenza a crescere bambini con bisogni speciali!”. Prima della nascita dei suoi figli, Maali era una farmacista che sapeva poco del sistema educativo e delle tecniche di apprendimento. “Tutto ha avuto inizio con la nascita di Mohammad e Omar, i miei due bambini entrambi con bisogni speciali perché quattordici anni fa in Palestina non esistevano specialisti e strumenti che potessero aiutarli a crescere ed integrarsi nella società come individui indipendenti”. Tuttavia, la giovane madre, a differenza di molte altre famiglie, non vedeva i figli come un “problema” ma come due persone produttive che potevano avere un ruolo nella società.

Crediti Salvatore Guida

Così quattordici anni fa Maali lasciò la farmacia di famiglia per iniziare a studiare i metodi di insegnamento ludico più aggiornati ed i meccanismi del cervello per combinarli ed aiutare i suoi due giovani bambini. A distanza di qualche anno la donna palestinese realizzò che l’approccio educativo aveva dato i suoi frutti quando sia Mohammad che Omar divennero completamente indipendenti e perfettamente integrati nel sistema scolastico.

Maali individuò quindi “una grave mancanza nel mercato” e così, parafrasando l’artista di origini Palestinesi Mona Hatoum, mescolò “l’ingrediente arabo, l’ingrediente Palestinese e l’ingrediente donna” per creare una ricetta che combinasse l’intuito imprenditoriale arabo, la resilienza Palestinese e la dedizione tipica di una madre.

Nel 2014 Maalì creò quindi Muffaker, “pensatore” in arabo, un’impresa sociale che attraverso giochi come sudoku, bingo e puzzle integra la componente ludica con quella educativa a vantaggio di bambini con autismo, sindrome di down o altre difficoltà nell’apprendimento o nel linguaggio. Tutti i giochi prevedono un’attenta fase di studio essendo tarati su diverse difficoltà, età e bisogni speciali dei bambini. Oltre ai giochi, Maali incominciò anche ad insegnare a ong, centri specializzati e famiglie – rigorosamente “solo alle mamme” – come supportare efficacemente l’apprendimento di bambini con necessità speciali.

Crediti Salvatore Guida

Nel 2018, dopo aver testato i giochi con gli amici e compagni di classe dei figli, l’imprenditrice riuscì a registrare il brand presso il Ministero della National Economy Palestinese ed assumere sette persone. Nel 2019 Maali ebbe una nuova intuizione: trasformare i giochi in un’applicazione per smartphone. È qui che la sua strada si incrociò con quella del progetto “Start Your Business!” finanziato dalla Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics) ed implementato sotto il coordinamento dell’ong italiana Vis – Volontariato Internazionale per lo Sviluppo. Infatti, i partner locali dello Yunus Social Business Centre dell’Università di Betlemme, primo ed unico incubatore di imprese sociali in Medio Oriente ispirato al pensiero del premio Nobel per la pace Muhammad Yunus, incominciarono a supportare Maali nello sviluppo di un nuovo business plan, dell’applicazione e di un piano di marketing. La pandemia scoppiata nel 2020 diede paradossalmente una nuova spinta alla startup. Infatti l’imprenditrice sfruttò il periodo di lockdown per investire ulteriormente nell’applicazione per coprire più ambiti legati all’apprendimento.

Oggi Mohammad, 17 anni, è il più giovane insegnante di calcolo logaritmico in Palestina mentre Omar, 16 anni, sta per diventare un cuoco. Mufakker invece conta più di 20 persone impiegate, due uffici – di cui uno a Gaza – ed innumerevoli negozi che vendono i giochi in tutta la Palestina. L’applicazione è ormai pronta in tre diverse lingue (inglese, arabo ed ebraico) ed è in fase di test da parte del Google Play Store e dell’Apple store.

La ricetta di Maali è “non mettere solo passione e lavoro nello sviluppo delle idee, ma anche un approccio scientifico. Infatti, all’inizio del mio percorso, ho studiato il funzionamento del cervello e l’effetto della serotonina, l’ormone della felicità, su di esso per facilitare i processi di apprendimento. Questo è il segreto dei miei giochi”. Come dice Muhammad Yunus: “fare soldi rende felici, rendere gli altri contenti, rende super felici!”.

You don't have permission to register