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SUDAN
Sviluppo rurale sostenibile per contrastare desertificazione e siccità in Sudan

Nel Sudan colpito dall'instabilità politica e dalla crisi economica, i progetti Res-East e Apis, finanziati da Aics, tentano di rispondere alle sfide poste dal cambiamento climatico al settore agricolo

Nel quadro degli interventi della cooperazione allo sviluppo italiana in Sudan, i settori della sicurezza alimentare e dello sviluppo rurale rivestono un’importanza strategica destinata a crescere nell’arco dei prossimi anni. In seguito al colpo di stato avvenuto il 25 ottobre scorso, l’instabilità politica a livello federale e statale, unitamente al rapido deterioramento delle condizioni economiche del paese, ha aggravato il già fragile contesto nazionale. La crisi economica ha colpito in modo particolare il settore dell’agricoltura: nel 2022, la Fao ha previsto un calo del 32% delle riserve alimentari rispetto all’anno precedente, accompagnato da un aumento vertiginoso dei prezzi dei prodotti alimentari, esponendo milioni di persone all’insicurezza alimentare.

Il settore agricolo del Paese, con un grande potenziale, deve infatti misurarsi con le enormi problematiche legate alla desertificazione, alla siccità e al cambiamento climatico. In questo contesto, il programma “Res-East Rafforzamento delle capacità di resilienza per lo sviluppo agricolo inclusivo e sostenibile delle popolazioni negli Stati Orientali del Sudan” si innesta sulla necessità di attivare interventi per contrastare il processo di degrado ambientale e di desertificazione nelle regioni orientali del Sudan. Lo scopo è contribuire allo sviluppo rurale sostenibile delle comunità del Sudan Orientale, riducendo la povertà, aumentando le capacità di resilienza e promuovendo forme inclusive di sviluppo economico. Nel concreto, questo si traduce in strategie volte all’irrigazione e all’accesso all’acqua, sfruttando i bacini naturali del territorio; alla ricostituzione delle greggi, fonte di reddito e di consumo per le popolazioni agropastorali, e al supporto al settore agroalimentare e ai piccoli produttori locali.

Agricoltura a Kassala, Sudan

Agricoltura a Kassala, Sudan

Aics Khartoum intende rinnovare gli sforzi e i risultati ottenuti da precedenti interventi nelle aree del paese in cui interviene da tempo, consolidando un approccio volto all’inclusività e alla sostenibilità e capaci di valorizzare le risorse del territorio. Al programma Res-East si affianca il programma finanziato da Aics “Apis – Cambiamento climatico: allerta e protezione civile per le inondazioni e le siccità in Sudan” – realizzato dalla Fondazione Cima centro di eccellenza della protezione civile italiana per la prevenzione dei disastri idrologici – che si compone di numerose fasi rivolte alla identificazione, valutazione e riduzione del rischio da disastri naturali a fini di prevenzione. L’iniziativa unica nel suo genere in Sudan – coinvolge il National Council for Civil Defense, istituzione della protezione civile sudanese –  che aggrega ministero dell’Interno, ministero  dell’Irrigazione e delle risorse idriche, ministero dell’Agricoltura, Higher Council for Environment and Natural Resources, ministero della Salute, Sudanese Meteorological Authority, Sudan Survey Authority, organizzazioni della società civile, università locali.

“Tutti gli anni, il Sudan è colpito alluvioni pesantissime che comportano gravi conseguenze alla popolazione già colpita da una grave situazione economica e sociale”, afferma il titolare della sede locale Michele Morana. Le più recenti alluvioni hanno coinvolto circa 900.000 persone nell’intero territorio nazionale hanno causato danni significativi alle infrastrutture e alle attività umane, soprattutto agricole, facilitando la diffusione di gravi malattie. Secondo il rapporto dell’Idmc, International Displacement Monitoring Centre, del Norvegian Refugee Council, il 98% sul totale degli sfollamenti dovuti a disastri sono causati da condizioni meteorologiche estreme, e il Sudan non ne è escluso.  Secondo l’ Humanitarian needs Overviews del 2022, il Sudan conta circa 3.3 milioni persone colpite da conflitti e cambiamenti climatici, con un aumento di 600.000 persone dal 2021.

Alluvioni a Mayo

Alluvioni a Mayo, Sudan

La Fondazione Cima sta sviluppando in vari paesi africani – in collaborazione con Undrr e la Commissione dell’Unione Africana e con un finanziamento di Aics –  un sistema continentale di early warning system, per la previsione a livello continentale dei rischi ambientali relativi in particolare alla risorsa idrologica. L’esperienza avviata in Sudan consentirà di agire in modo coordinato con tutti gli stakeholders per la previsione dei disastri naturali e per il loro monitoraggio e gestione. La situation room che sarà installata presso Nccd ospiterà la piattaforma di condivisione dati Dewetra, sistema integrato di cui si avvale la Fondazione Civile per il monitoraggio in tempo reale, la previsione e la prevenzione dei rischi naturali.

Il coinvolgimento della Fondazione Cima nei progetti ambientali di Aics in Sudan è un esempio della valorizzazione delle eccellenze del sistema Italia. Un caso particolarmente significativo di come si possa coniugare un alto livello di tecnologia con un approccio che sa trovare risposte concrete ai bisogni del territorio garantendo ai progetto di cooperazione un concreto valore aggiunto.

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