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Una storia di cioccolato in El Salvador

La Cooperazione italiana promuove un prodotto centroamericano d’eccellenza

La storia di Emily Urías sembra quella di un film. Un giorno di qualche anno fa il marito le regalò una raffinatrice di cacao che lei desiderava tanto e iniziò a produrre piccole quantità di cioccolato. Mai avrebbe immaginato che quella macchina che processava solo 2,5 chilogrammi di cacao alla volta, sarebbe stato l’inizio di una grande avventura nel mondo del cacao e del cioccolato.

Emily Urías

Emily Urías.

Per due anni, Emily continuò a lavorare il cacao nella cucina di casa, diventata off-limits per il resto della famiglia, frequentando corsi di formazione sulla fermentazione e partecipando a tutti i mercatini del Salvador a cui poteva andare, finché nell’agosto del 2018 prese un piccolo locale dove installò un laboratorio e un negozietto. A poco a poco migliorava le sue capacità di selezione del cacao e dello zucchero di canna, instaurando un rapporto con i produttori che le ha permesso nel corso degli anni di accedere a materia prima di qualità e certificata.

Nel 2019, l’Alianza Cacao El Salvador, entità che si occupa di dinamizzare la filiera del cacao nel Paese, spronò Emily a presentare il proprio prodotto a livello internazionale. Nonostante i timori iniziali, si mise in gioco e iniziò a conquistare premi su premi nei concorsi internazionali. “Questi riconoscimenti mi danno una grande fiducia nel mio prodotto, vuol dire che stiamo lavorando bene”.

A un certo punto la domanda di cioccolato arrivò a superare la capacità di produzione di Emily, che nel frattempo aveva acquistato altre mini-raffinatrici. E così, “come un aiuto arrivato dal cielo, è giunto il progetto Revicacao della Cooperazione italiana che mi ha permesso fare un salto di qualità nella mia produzione”. Emily si riferisce all’installazione di un laboratorio di trasformazione del cacao presso il Centro Nacional de Tecnología Agropecuaria y Forestal (Centa), un’istituzione tecnico-scientifica salvadoregna che sviluppa e promuove la ricerca e la formazione tecnologica, agropecuaria e forestale. Grazie alla formazione di personale specializzato, i produttori di tutto El Salvador, tra cui Emily, possono ora processare il loro cacao con macchinari italiani di alta qualità ed efficienza, con una capacità produttiva di 30 chilogrammi di cioccolato all’ora.

Ma la portata di Revicacao è ben più ampia. Finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e realizzato dall’Organizzazione Internazionale Italo-Latinoamericana (Iila), si tratta di un’iniziativa che ha l’obiettivo di contribuire alla rivitalizzazione della filiera del cacao in America Centrale, in particolare in El Salvador, Honduras e Guatemala. Sostenendo l’approccio bean-to-bar, che valorizza la qualità della fava di cacao e dei processi di trasformazione per ottenere un cioccolato che preservi le caratteristiche della materia prima, Revicacao ha lavorato in questi anni su tutta la filiera di produzione, partendo dalla formazione sulle buone pratiche agricole fino alla promozione del prodotto finito sui mercati nazionali e internazionali.

Nell’ambito di quest’ultimo risultato, è stato proprio il marchio Belú Cacao a rappresentare il cioccolato salvadoregno con uno stand all’Eurochocolate 2023 di Perugia. Accedere al mercato europeo non è semplice, per via delle necessarie certificazioni del prodotto. “Gli standard europei sono molto rigorosi e dettagliati, ma noi sapevamo che il nostro prodotto li rispettava”. Per supportare i produttori nella commercializzazione del cacao e dei suoi derivati, Revicacao ha incluso nel suo ciclo di formazione una sessione specifica sulla logistica doganale. “Iila mi aveva invitato a viaggiare in Italia, però io purtroppo non potevo lasciare El Salvador nel periodo di massima produzione [a novembre, prima di Natale, Ndr]. Quando mi hanno mandato il video del mio banchetto alla fiera, non ci potevo credere” commenta Emily.

Grazie al progetto Revicacao, Belú Cacao ha potuto partecipare alla fiera internzaionale di cioccolato a Perugia, nell’autunno 2023.

“Per me quello è stato come il passo sulla Luna per Armstrong, un piccolo passo per una donna, un grande balzo per la mia attività. Primo, perché qualcuno ha creduto nel valore del mio cioccolato, secondo perché era un’altra persona che lo stava vendendo e non io com’era stato finora”. L’azienda compratrice, che distribuisce cacao e cioccolato gourmet Bean to bar in tutta Europa, aveva conosciuto Emily qualche mese prima in El Salvador, durante una visita organizzata da Iila. Grazie a Revicacao, Belú Cacao esporta ora piccole quantità di cioccolato salvadoregno, contribuendo così a far conoscere l’eccellenza del cacao centroamericano oltreoceano.

Punto di vendita di Belú cacao. L’impresa, gestita da Emily Urías, dá lavoro a quattro donne.

Il progetto ha permesso di creare sinergie tra i produttori di cacao, i cacaoteros, e i cioccolatieri, assicurando da un lato un mercato per i primi e dall’altro offrendo ai secondi un prodotto di qualità. Emily è un esempio di imprenditrice appassionata che contribuisce con il suo lavoro allo sviluppo locale sostenibile, non solo in ambito agricolo bensì anche in quello socio-economico, dando impiego a quattro donne che l’accompagnano in questo percorso di “dolce” successo.

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