Cooperazione delegata UE

L’Unione Europea e i suoi Paesi membri, a livello aggregato, rappresentano la fonte principale di Aiuto Pubblico allo Sviluppo su scala globale (OCSE-DAC). Nel 2017 l’Unione Europea ha fatto propri gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 e li ha posti alla guida della propria azione di cooperazione attraverso il “Nuovo Consenso Europeo sullo Sviluppo” […]

L’Unione Europea e i suoi Paesi membri, a livello aggregato, rappresentano la fonte principale di Aiuto Pubblico allo Sviluppo su scala globale (OCSE-DAC). Nel 2017 l’Unione Europea ha fatto propri gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 e li ha posti alla guida della propria azione di cooperazione attraverso il “Nuovo Consenso Europeo sullo Sviluppo” che rappresenta un quadro di riferimento strategico per le istituzioni comunitarie così come per i Paesi membri. La cooperazione allo sviluppo costituisce un pilastro dell’azione esterna dell’Unione Europea e gli strumenti finanziari di cui si avvale sono gestiti dalla Commissione e dai comitati di gestione dei Fondi Fiduciari, in sinergia con il Servizio di Azione Esterna cui fanno capo le Delegazioni UE nei Paesi partner. Nell’ambito del bilancio comunitario 2021-2027 è prevista un’importante riforma del sistema europeo di cooperazione allo sviluppo, orientata verso una migliore efficacia delle risorse attraverso il nuovo strumento finanziario NDICI – Neighbourhood, Development and International Cooperation Instrument.

L’art. 6 della legge 125/2014 traccia una relazione a doppio senso tra il sistema della Cooperazione italiana e l’Unione Europea: da un lato “l’Italia partecipa alla definizione della politica di aiuto allo sviluppo dell’Unione Europea, contribuisce al bilancio e ai fondi dell’Unione Europea e armonizza i propri indirizzi e le proprie linee di programmazione con quelli dell’Unione Europea, favorendo la realizzazione di progetti congiunti”, dall’altro “l’Italia contribuisce all’esecuzione di programmi europei di aiuto allo sviluppo, anche partecipando alla gestione centralizzata indiretta, di norma mediante l’Agenzia.”

La Commissione Europea, pertanto, rappresenta un partner strategico per l’Agenzia che, fin dall’inizio della propria operatività nel gennaio 2016, ha offerto un contributo tecnico e gestionale all’implementazione di iniziative finanziate da strumenti europei e affidate al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Nel 2018 l’Agenzia ha completato il processo di accreditamento come organizzazione qualificata per la gestione indiretta dei finanziamenti europei, superando la verifica del pillar-assessment. A partire da quel momento AICS ha assunto la piena la titolarità di iniziative di cooperazione delegata: nel biennio 2018-2019 l’Agenzia ha preso in carico sei progetti trasferiti in corso d’opera da MAECI, mentre altre cinque iniziative sono state affidate ad AICS dalla Commissione Europea, per un impegno finanziario iniziale di circa 110 milioni di euro.

A livello geografico la maggior parte di queste iniziative è concentrata in Africa – Burkina Faso, Libia, Niger, Repubblica Centrafricana, Senegal e Sudan – ed è stata finanziata dal Fondo Fiduciario d’Urgenza dell’Unione Europea per l’Africa (EUTF). Questi interventi hanno promosso la creazione di opportunità di lavoro e di generazione di reddito, ma anche il rafforzamento delle capacità delle istituzioni locali, nella prospettiva di favorire processi di stabilizzazione socio-economica, di coesione sociale e di sviluppo di alternative sostenibili alla migrazione irregolare. Se nei Paesi del Sahel i progetti di cooperazione delegata sono generalmente orientati verso lo sviluppo di attività economiche in ambiente rurale, in Sudan e in RCA l’attenzione è particolarmente rivolta al settore igienico-sanitario. Un altro importante contesto operativo è il vicino Oriente, dove il Fondo Fiduciario MADAD ha finanziato un’iniziativa regionale dedicata ai rifugiati siriani e alle comunità ospitanti in Libano, Siria e Kurdistan iracheno.

Nel 2020 e nel 2021 l’Agenzia ha concluso il negoziato di ulteriori dieci accordi di delega che hanno raddoppiato il volume finanziario complessivo, per un totale di circa 220 milioni di euro. L’aumento delle risorse è stato accompagnato dall’avvio dell’operatività in Paesi nuovi per la cooperazione delegata, tra cui Albania, Colombia, Egitto, Kenya, Mozambico e Tunisia, oltre che dal consolidamento in Libia e nella regione del Sahel. A livello tematico, i settori d’intervento hanno visto un’espansione verso nuove direzioni, tra cui il patrimonio culturale e l’economia circolare, sempre mantenendo priorità trasversali come le pari opportunità di genere e la sostenibilità ambientale.

Ogni intervento è caratterizzato dalla competenza gestionale della sede estera AICS di riferimento, in stretto raccordo con l’Unità Cooperazione Delegata della sede centrale, dalla collaborazione con le Delegazioni dell’Unione Europea in loco e da un solido rapporto di partenariato con le istituzioni locali, chiamate a giocare un ruolo chiave non solo nel fare propri gli interventi sul piano dei metodi e dei risultati, ma anche nell’assicurare la loro sostenibilità.

La relazione tra la Commissione Europea e l’Agenzia va oltre l’attivazione di flussi finanziari per promuovere obiettivi condivisi come il miglioramento dell’efficacia degli aiuti, il coordinamento istituzionale, la trasparenza dei dati, l’armonia delle procedure e la programmazione congiunta di interventi. L’implementazione di iniziative di cooperazione delegata, inoltre, offre un’opportunità particolare per esprimere la dimensione plurale dello sviluppo in quanto l’Unione Europea – essa stessa un grande progetto di cooperazione internazionale – testimonia la ricerca costante di una visione comune per un futuro condiviso, nel rispetto delle diversità.

Sempre in ambito europeo l’Agenzia partecipa attivamente alla rete Practitioners’ Network che promuove lo scambio di esperienze, il dialogo con le istituzioni comunitarie, la diffusione di buone pratiche e il confronto su temi di interesse comune tra le agenzie governative di cooperazione. Un’altra importante occasione di scambio, divulgazione e networking è quella offerta dalle Giornate Europee sullo Sviluppo (EDD), la principale rassegna europea nel settore della cooperazione internazionale.

Ultimo aggiornamento: 21/11/2023, 9:47

Comitato Unico di Garanzia

Il Comitato Unico di Garanzia - CUG - nell’ambito del lavoro pubblico, esercita le proprie competenze al fine di assicurare parità e pari opportunità a tutti i dipendenti, la valorizzazione del benessere lavorativo e, rimane attento a qualsiasi forma di discriminazione.

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Struttura

Nello schema è presentata la composizione del management AICS articolata in base alle diverse aree di competenza.

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Direttore

Marco Riccardo Rusconi ha assunto l’incarico di Direttore dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo dal 12 dicembre 2023

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Profilo e obiettivi

L’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo è una delle principali novità della legge di riforma della cooperazione (Legge n. 125/2014) e ha iniziato ad operare nel gennaio del 2016 con l’ambizione di allineare l’Italia ai principali partner europei e internazionali nell’impegno per lo sviluppo. L’Agenzia è un modello impiegato in tutti i principali Paesi […]

Leggi di più L’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo è una delle principali novità della legge di riforma della cooperazione (Legge n. 125/2014) e ha iniziato ad operare nel gennaio del 2016 con l’ambizione di allineare l’Italia ai principali partner europei e internazionali nell’impegno per lo sviluppo. L’Agenzia è un modello impiegato in tutti i principali Paesi […]