Efficacia e valutazione delle iniziative di cooperazione

La predisposizione del Piano AICS-DGCS per l’efficacia degli interventi costituisce uno strumento per facilitare l’attuazione dei 4 principi dell’efficacia e le raccomandazioni formulate dall’OCSE-DAC in ambito Peer Review in tema di risultati ed efficacia

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Questa sezione del sito è dedicata ai principi dell’efficacia della cooperazione, alle dichiarazioni e ai policy paper di riferimento prodotti in ambito OCSE DAC e dalla Global Partnership for Effective Development Cooperation.

Agenda dell’Efficacia

L’OCSE, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, riunisce i principali donatori mondiali in materia di aiuto, sviluppo e riduzione della povertà e definisce standard e principi comuni.

Attraverso il Comitato di Aiuto allo Sviluppo (DAC, Development Assistance Committee) coordina le politiche di cooperazione allo sviluppo ed effettua periodici “esami tra pari” (Peer Review) aventi ad oggetto la politica e la pratica di cooperazione degli Stati membri.

Al termine del quarto Forum di Alto Livello sull’Efficacia dell’Aiuto tenutosi a Busan nel 2011, è stato approvato il Busan Partnership Agreement, grazie alla partecipazione di governi, organizzazioni della società civile e del settore privato. Il documento, che raccoglie le precedenti dichiarazioni di Roma (2003) e di Parigi (2005) sull’armonizzazione e l’efficacia degli aiuti, ratifica il passaggio dal concetto di efficacia degli aiuti a quello di efficacia della cooperazione allo sviluppo. Inoltre, ribadisce quali siano i principi condivisi dell’efficacia:

  • La titolarità (Ownership) dei processi di sviluppo da parte dei Paesi partner;
  • L’orientamento ai risultati (Focus on Results);
  • La centralità di un partenariato inclusivo di tutti gli attori (Inclusive Partnership);
  • La trasparenza e la responsabilità condivisa da parte di tutti gli attori (Mutual Accountability).

La Global Partnership for Effective Development Cooperation (GPEDC), istituita a Busan, opera come una piattaforma globale di scambio di conoscenza e buone pratiche per l’attuazione di una efficace cooperazione allo sviluppo.

I più recenti High Level Meeting si sono tenuti rispettivamente a Ginevra nel dicembre 2022 e a Busan nel Dicembre 2023. In entrambi gli eventi, è stata sottolineata l’importanza di collaborare al fine di accrescere gli impegni in materia di efficacia. Si è discusso della necessità di condividere idee riguardanti il ruolo e l’impatto dei diversi attori operanti nelle varie aree di sviluppo, al fine di promuovere una cooperazione efficace tra le parti. Infine, si è convenuto di proseguire nell’analisi degli elementi e degli aspetti critici al fine di delineare un percorso di sviluppo che ponga l’efficacia al centro e favorisca la crescita sostenibile.

Coerentemente con quanto previsto nell’art. 3 della L.125 del 2014, l’Italia, “nel realizzare le iniziative di cooperazione allo sviluppo, assicura il rispetto dei principi di efficacia concordati a livello internazionale, in particolare quelli della piena appropriazione dei processi di sviluppo da parte dei Paesi partner, dell’allineamento degli interventi alle priorità stabilite dagli stessi Paesi partner e dell’uso di sistemi locali, dell’armonizzazione e coordinamento tra donatori, della gestione basata sui risultati e della responsabilità reciproca”.

Per sostanziare tale impegno, AICS e DGCS hanno predisposto un “Piano per l’efficacia degli interventi”, così come previsto dall’art. 2, comma 3 dello Statuto dell’Agenzia. Il Piano costituisce uno strumento per facilitare l’attuazione dei quattro principi dell’efficacia e le raccomandazioni formulate dall’OCSE-DAC a seguito della Peer Review del 2019 in tema di risultati ed efficacia, cui si è aggiunto un focus legato alle crisi umanitarie ed alle situazioni di fragilità e al principio del Leave no one behind.

Nel mese di dicembre del 2021, l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) ha formalmente presentato al Comitato Congiunto un policy paper denominato “Cooperazione Pubblica allo Sviluppo (CPS): Verso una Gestione Orientata ai Risultati di Sviluppo Sostenibile“. Questo documento offre approfondimenti e strategie mirate a agevolare l’adozione dei quattro principi di efficacia nelle specifiche aree di competenza e nei settori di intervento identificati come prioritari.

In questo contesto dinamico, il Gruppo Efficacia nasce su spinta internazionale della Global Partnership for Effective Development Co-operation (GPEDC), una piattaforma globale e multi-stakeholder che riunisce i principali attori dello sviluppo e promuove lo scambio di conoscenze, la condivisione di dati e prassi nazionali con l’obiettivo di rendere più efficace la cooperazione allo sviluppo

Su questa pagina è possibile consultare i documenti di riferimento prodotti dalla GPEDC (Global Partnership for Effective Development Cooperation), dall’OCSE DAC (Development Assistance Committee) e dal Gruppo Efficacia AICS. In particolare sono stati redatti i seguenti documenti:

In particolare, il Manuale Operativo dell’Approccio per i Risultati di Sviluppo Sostenibile mira a fornire linee guida teoriche e pratiche per la gestione di programmi, iniziative e progetti dell’Agenzia Italiana di Cooperazione allo Sviluppo (AICS), adottando un approccio incentrato sui risultati (Result Based Management – RBM). Al contempo, la creazione della Theory of Change (ToC) è stata concepita per offrire orientamenti utili a conseguire obiettivi di impatto a lungo termine. Infine, il Manuale Operativo per il Monitoraggio delle Iniziative di Cooperazione allo Sviluppo si propone come uno strumento per migliorare la pianificazione, l’organizzazione, la standardizzazione e le attività relative al monitoraggio delle iniziative promosse dall’Agenzia.

Altri link utili disponibili su questa pagina:

Il concetto di “locally led development”

Cooperazione decentrata e partenariato territoriale, localizzazione della cooperazione allo sviluppo, localizzazione dell’Agenda 2030, sviluppo partecipativo promosso localmente. Sono solo alcuni dei modi possibili per tradurre il concetto di “locally led development”, un concetto ampio e aperto a diverse interpretazioni, ma che grosso modo abbraccia l’idea che lo sviluppo è guidato dal livello locale quando tutte le componenti di una determinata società – a partire dal governo nazionale fino alle comunità territoriali – agiscono da protagonisti verso il proprio futuro, con il supporto delle risorse esterne, tecniche e finanziarie, provenienti dalla cooperazione allo sviluppo. In qualche modo, un cambio di paradigma, un cambio di prospettiva, un riflettore che si accende sui processi di sviluppo avviati localmente prima che sull’entità e sulle modalità degli apporti esterni.
Il tema è al centro del rapporto “From global to local. Multilateral actors and the pivot to locally led development”, frutto della collaborazione tra il MOPAN (Multilateral Organisation Performance Assessment Network) e la Direzione Cooperazione allo Sviluppo (DCD) dell’OCSE.
Il documento offre ai membri del DAC e agli attori multilaterali alcune linee prospettiche per guidare questo mutamento di approccio. Esso mette in evidenza il ruolo cruciale degli attori multilaterali nello sviluppo locale e illustra come gli attori bilaterali possano supportarli e potenziarli in questo percorso. Nonostante le numerose sfide, gli attori multilaterali possono e stanno effettivamente sostenendo la transizione verso uno sviluppo guidato a livello locale. Alcuni di questi attori, in particolare quelli con bilanci più consistenti e una maggiore presenza e influenza nei Paesi, stanno assumendo un ruolo di leadership in questo processo. Inoltre, il documento sottolinea l’importanza degli operatori bilaterali nel promuovere lo sviluppo a guida locale, sia in qualità di membri dei consigli di amministrazione delle istituzioni multilaterali che come partner finanziatori.
In linea con i principi dell’efficacia della cooperazione allo sviluppo che ispirano la Legge 125/2014, il rapporto offre indicazioni concrete per rafforzare sinergie e complementarietà tra i differenti attori della comunità internazionale, lasciando che siano gli attori locali a guidare i processi di cambiamento verso gli obiettivi di sviluppo sostenibile.

Ultimo aggiornamento: 18/07/2024, 9:26