Codice etico e di comportamento

L’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo ha adottato una prima versione del proprio codice etico e di comportamento, ai sensi dell’art. 54, comma 5, del d.lgs. 165/2001, con la determina del Direttore reggente AICS n. 279 del 28 agosto 2018 Relazione illustrativa del primo codice etico e di comportamento.

Il Codice etico e di comportamento dell’Agenzia è stato successivamente rivisto al fine di garantire una maggiore coerenza con i recenti pronunciamenti internazionali sul tema del rispetto dei diritti umani e del contrasto allo sfruttamento e agli abusi sessuali a cui l’Italia ha aderito, segnatamente la dichiarazione G7 di Whistler del 2 giugno 2018; la dichiarazione Tidewater, in ambito DAC, del 5 giugno 2018; la Dichiarazione dei Donatori adottata al Safeguarding Summit di Londra del 18 ottobre 2018 e la DAC Recommendation on Ending Sexual Exploitation, Abuse, and Harassment in Development Co-operation and Humanitarian Assistance: Key Pillars of Prevention and Response adottata dal Consiglio dell’OCSE il 12 luglio 2019.

Il nuovo codice etico e di comportamento dell’AICS, che integra quanto previsto dal d.P.R. 62/2013, è stato adottato con la determina del Direttore dell’Agenzia n. 311 del 17.12.2020 (Relazione illustrativa del nuovo codice etico e di comportamento dell’AICS) e pubblicato sul presente sito il 22.12.2020.

Parte integrante del nuovo codice etico e di comportamento dell’AICS è il codice di condotta per la prevenzione e il contrasto di molestie, abusi e sfruttamento sessuali per la tutela della dignità dei beneficiari degli interventi di cooperazione allo sviluppo e delle persone che lavorano e operano nelle strutture dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo e con l’Agenzia stessa (codice PSEAH – Protection from Sexual Exploitation, Abuse and Harassment).

Nelle more dell’adozione da parte dell’AICS di un proprio codice in materia di mobbing, si applica il codice di condotta per la prevenzione e la lotta contro il mobbing del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI), che costituisce anch’esso parte integrante del nuovo codice etico e di comportamento dell’AICS.

Il codice etico dei soggetti senza finalità di lucro

Il 6 settembre 2018 il Comitato Congiunto ha approvato una modifica alle Linee Guida per l’iscrizione all’elenco dei soggetti senza finalità di lucro ai sensi dell’art. 26, commi 2 e 3, della legge 125/2014 che prevede:
• la pubblicazione da parte delle OSC dei rispettivi Codici etici sui propri siti;
• la presenza nei suddetti Codici di riferimenti puntuali al rispetto di determinati principi e regole di comportamento a salvaguardia e protezione dei diritti umani delle fasce deboli, fragili e vulnerabili (minori, disabili, donne, etc.);
• la presenza di misure necessarie per prevenire o far cessare e sanzionare ogni comportamento che vìoli i principi suddetti;
• la cancellazione dall’elenco OSC per l’inosservanza di quanto sopra.