Un innovativo progetto che coinvolge istituzioni, mondo aziendale e società civile ed è volto alla protezione di bambine, bambini e adolescenti che vivono nelle comunità di coltivatori di cacao in Costa d’Avorio. Questo programma, al centro di una partnership multi-stakeholder che vedrà affiancati la Cooperazione italiana, Save the Children e Ferrero, si svilupperà nella regione dell’Haut Sassandra e nel distretto delle Montagnes.
L’intervento, che durerà complessivamente fino al 2030, si innesta e rappresenta l’ampliamento di un programma dell’organizzazione, avviato fin dal 2017 con il sostegno di Ferrero, che continuerà a finanziare l’iniziativa in un’ottica di partenariato pubblico-privato.
Inoltre, il progetto si avvarrà dei fondi della Cooperazione italiana, in seguito all’esito della selezione di una procedura comparativa gestita dall’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo.
Grazie alla dotazione prevista dal bando dell’Agenzia italiana per la Cooperazione allo sviluppo e al rinnovato sostegno di Ferrero, l’intervento può contare su un finanziamento totale di quasi 20 milioni di euro.
Il programma punta a rafforzare la protezione e il rispetto dei diritti dell’infanzia nelle comunità produttrici di cacao, mettendo in campo diverse azioni per ridurre i rischi e contrastare le cause alle radici del lavoro minorile, strettamente legate alla vulnerabilità socio-economica.
La vera innovazione consiste nel lavorare con un approccio integrato e di sistema, sia sul campo, mettendo in connessione comunità, famiglie, fornitori e governi locali, sia a livello di sostenibilità economica attraverso finanziamenti privati e istituzionali che possono abilitare un cambiamento strutturale e di lungo termine. Lavorare nella filiera del cacao, con partner del mondo corporate e i supplier sul territorio, crea una contaminazione di conoscenze e competenze tra settore pubblico e privato, che trasforma gradualmente le buone pratiche in politiche pubbliche. In questo modo, inoltre, le misure di protezione dell’infanzia vengono integrate all’interno delle operazioni della supply chain, garantendo che gli interventi raggiungano i bambini più vulnerabili, promuovano la sostenibilità a lungo termine e possano essere replicati su scala.
“Da sempre crediamo nell’importanza della collaborazione tra istituzioni pubbliche – sia a livello nazionale sia internazionale -, società civile e settore privato, che valorizzi l’esperienza e le competenze di ognuno di questi attori. Il vero cambiamento non nasce da azioni isolate, ma da alleanze trasformative e durature. Ecco perché, come Save the Children, pensiamo che questa partnership dia significato alla parola investimento: investire nel lungo periodo con azioni trasversali, coinvolgendo più attori per risultati duraturi”, ha dichiarato Daniela Fatarella, direttrice generale di Save the Children.
Comunicato stampa Save The Children