Il Festival dello Sviluppo Sostenibile organizzato dall’Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) ha fatto quest’anno tappa a Venezia, con un evento in collaborazione con la Biennale di Architettura. L’evento, al quale l’Agenzia è stata invitata a intervenire, che si è svolto nella mattinata del 13 maggio nel Palazzo Cà Giustianian, è parte del Public Program Gens della 19esima Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia.
Il dibattito, dal titolo “Via col vento (caldo)? Città e patrimonio artistico di fronte alla crisi climatica” ha analizzato la necessità di difendere città e altri insediamenti umani dai sempre più gravi effetti della crisi climatica. Fenomeni come l’innalzamento del livello del mare, eventi meteorologici estremi, incendi e temperature elevate mettono a rischio non solo le persone, ma anche i monumenti, gli edifici storici e gli spazi urbani, e Venezia è una città simbolo sia della fragilità delle città storiche e del patrimonio artistico che rappresentano un’identità culturale unica per il mondo intero, sia dell’impegno per la sua difesa.
In questo contesto, l’integrazione tra architettura sostenibile e politiche di adattamento diventa essenziale per garantire la salvaguardia delle città e l’evento ha esplorato soluzioni innovative che combinino il rispetto per l’eredità storica con strategie di resilienza e trasformazione urbana. A parteciparvi sono stati esperti, amministratori pubblici, giornalisti e cittadini. Per l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo è intervenuta l’architetto Alessandra Credazzi Salvi, funzionario dell’ufficio Ambiente e uso del territorio, con un breve intervento sull’approccio allo sviluppo urbano ambientalmente sostenibile e alla resilienza dei territori nelle iniziative della Cooperazione Italiana, con il focus sulle aree più povere e informali delle città dei Paesi partner, le baraccopoli e le “città secondarie”.