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LUGLIO-AGOSTO 2023
La cooperazione italiana ed europea vista dalla stampa africana

Nuovi accordi, piani e collaborazioni tra Italia e Africa nella rassegna stampa estiva delle attività di Aics nei Paesi partner

La stampa senegalese ha reso conto della firma il 22 giugno a Dakar di un accordo per la mobilità e l’empowerment dei giovani locali siglato dall’ambasciatore italiano, Giovanni Umberto De Vito e dal direttore regionale dell’Oim per l’Africa Occidentale e Centrale, Christopher Gascon. Il giornale AfriMag scrive che il nuovo programma multinazionale finanziato dal governo italiano sosterrà un’iniziativa che mira a promuovere lo sviluppo locale attraverso l’empowerment dei giovani e la mobilità transfrontaliera in Guinea, Guinea-Bissau, Gambia e Senegal.

Sempre in Senegal, l’agenzia Faapa – Info racconta il lancio a Thiès del progetto per rafforzare l’accesso equo ai servizi socio-sanitari integrati per le persone con disabilità, Raess, che sarà attuato per tre anni in Mali e Senegal. Il progetto è finanziato dalla Cooperazione Italiana per quasi due miliardi di franchi Cfa (3 milioni di euro) e sarà realizzato da Unfpa, in collaborazione con il ministero della Salute e dell’Azione sociale, dal 2023 al 2025, in Mali e Senegal.

Anche la stampa del Niger ha dato un importante risalto alle attività della Cooperazione Italiana. Questo reportage della televisione pubblica racconta la firma il 17 giugno a Niamey di due accordi esecutivi per due progetti di cooperazione tra Italia e Niger. Uno riguarda la scolarizzazione delle ragazze e l’altro la produzione di pomodori.

Il sito del Conseil National de l’Environnement pour un Développement (Cnedd) del Niger scrive che il 13 luglio il direttore dell’ufficio dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) di Niamey, Fabio Minniti ha incontrato il segretario esecutivo del Cnedd Kamayé Maazou. Hanno partecipato anche l’assistente tecnico Andréa Veronelli l’unità di gestione del progetto “Migliorare la sicurezza alimentare e promuovere iniziative contadine nelle aree ad alto rischio ambientale e sociale Zarese II” implementato dal Cnedd.

“La cooperazione tra Italia e Niger è ricca di grandi potenzialità”. Lo ha dichiarato l’ambasciatrice italiana in Niger Emilia Gatto, citata in questo articolo dal giornale locale L’Evenementiel Niger. “Siamo desiderosi di continuare su questa strada di amicizia nel contesto di una nuova politica italiana per l’Africa, il Piano Mattei, politico e imprenditore italiano del dopoguerra, che ha rifiutato l’approccio predatorio e ha introdotto la dottrina secondo cui il Paese dove si trova lo sfruttamento petrolifero (e altro) deve ricevere il 75% dei profitti”, ha continuato Gatto.

Il Piano Mattei viene menzionato anche in questo articolo del noto quotidiano etiope The Reporter: i leader italiani si stanno preparando a presentare il progetto ai leader africani durante la conferenza Italia-Africa prevista in ottobre a Roma. Il piano punta a integrare ulteriormente le economie dell’Italia e degli stati africani.

C’è stata ugualmente una abbondante copertura mediatica delle attività della cooperazione italiana in Tunisia. Il giornale Espace – Manager informa che il ministero degli Esteri e la Banca Mondiale hanno concluso il primo giugno un accordo di finanziamento di 1 milione di euro per il fondo fiduciario “Tunisia Economic Resilience and Inclusion Umbrella Fund” (Teri). La cerimonia della firma, scrive il quotidiano La Presse si è svolta alla presenza dell’ambasciatore Fabrizio Saggio e di Andrea Senatori, titolare di Aics Tunisi.

Un progetto della Cooperazione Italiana ha potuto portare in scena una quarantina di giovani tunisini e italiani con bisogni specifici per superare ogni barriera e sensibilizzare su temi universali. L’iniziativa, che si chiama “Ti lascio – Riparto da te”,  è finanziata da Aics e realizzato dal Cope e diverse associazioni, racconta il giornale tunisino Kapitalis.

Lo stesso giornale  Kapitalis loda l’investimento della Cooperazione Italiana nel sud della Tunisia e in particolare nel governatorato di Tataouine dove Aics finanzia progetti di formazione, tutela del patrimonio artistico e culturale, sostenibilità ambientale e imprenditoria femminile.

Mentre sulle colonne di L’Economiste Maghrebin, leggiamo della chiusura del progetto italiano Nemo Kantara per lo sviluppo delle comunità costiere nel sud della Tunisia. Questo progetto della Cooperazione Italiana mira a migliorare e diversificare i modelli di produzione e consumo in un’ottica di crescita economica positiva e sostenibile nelle aree costiere tunisine.

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