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©Ana Feliciano Wiliam

Sviluppo agricolo: le testimonianze di Celina e Américo dal Mozambico

Il settore agricolo è fondamentale per un paese a prevalenza rurale come il Mozambico, e lo sviluppo dell'agricoltura é riconosciuto come una delle priorità dal governo. Il settore agricolo, perlopiù non meccanizzato e a bassa produttività, impiega l’87% della forza lavoro femminile nel paese, rappresentando il 29% del PIL.

AICS in Mozambico ha da sempre scommesso sullo sviluppo di questo settore, promuovendo la realizzazione di interventi volti ad migliorare le condizioni di vita delle popolazioni rurali, aumentare le conoscenze, capacità e competenze per la gestione del territorio e delle sue risorse, facilitare la costruzione e l’uso di infrastrutture per l’irrigazione, promuovere investimenti privati e servizi finanziari, supportare la creazione e il funzionamento di associazioni e cooperative, contribuire all’aumento del valore aggiunto dei prodotti agricoli promuovendo la trasformazione degli stessi.

Da Febbraio 2016, AICS finanzia il progetto “Sesamo, Ortaggi & Miele: Rafforzamento del settore primario nel Distretto di Caia, Mozambico – SOMiCa” nella provincia di Sofala per lo sviluppo delle filiere agricole e in particolare di sesamo, ortaggi e miele. Il progetto è realizzato dalla ONG CEFA e si concentra sia sulle tecniche per migliorare la produzione che sugli aspetti di commercializzazione di colture selezionate.

 

La testimonianza di Celina

Mi chiamo Celina Patricio, e vivo nel Posto Amministrativo di Sena, villaggio di Tchola. Sono sposata e ho nove figli: quella che tengo in braccio é l’ultima nata, è ancora piccolina! Da due anni partecipo al progetto SOMICA dell’AICS e della ONG CEFA, ho avuto diverse soddisfazioni e imparato tante cose.

Il primo anno ho partecipato alle attività del progetto che riguardavano la produzione di orticole. La mia associazione di contadini, che si chiama Udidi Wa Nsogolo (Per il bene del futuro) aveva a disposizione 4 ettari di terreno, e grazie al progetto abbiamo potuto lavorare i terreni con i trattori forniti dal CEDAC (Centro di Sviluppo Agricolo di Caia). Abbiamo ricevuto i semi di varie colture e coltivato pomodori, cavolo, cipolla, peperoncino, broccoli, patate, fagiolo verde.

Ognuno di noi aveva a disposizione 0,25 ettari di orto. Il mio appezzamento ha reso bene, non ho mai avuto problemi di carenza o eccesso di acqua, e sono riuscita a vendere i prodotti non consumati al mercato. Ho prodotto ortaggi per il valore di circa 13.000 Meticais (circa 185 €), mentre prima di partecipare al progetto arrivavo a malapena a 5.000 Meticais (circa 70 €).

Ho saputo che sarebbero state organizzate dimostrazioni culinarie e che tante persone del villaggio avrebbero partecipato, quindi mi sono unita anche io, e da subito mi sono resa conto che gli incontri erano interessanti e utili. Ana e Maria, che hanno condotto le formazioni, sono state disponibili e hanno risposto alle nostre domande su come alimentare meglio i bambini. Abbiamo anche fatto attività ludiche per imparare meglio. Un gioco che ricordo è che ci venivano date delle carte che rappresentavano cibi diversi: patate, riso, manioca, frutta, ortaggi, carne, uova, tutti cibi che si possono trovare nel villaggio. Abbiamo messo insieme le carte fino a che non riuscivamo a creare un pasto equilibrato per i nostri figli, senza far loro mancare i cibi che danno energia, quelli che aiutano a crescere e mantenersi forti, quelli che danno le vitamine e non fanno ammalare. Durante le riunioni ci hanno insegnato e proposto nuove ricette, e alla fine tutti ne mangiavamo per renderci conto che erano buone e riproporle in casa alle nostre famiglie. Ho iniziato a cucinare alimenti che prima non utilizzavo, come le carote, che adesso utilizzo per arricchire la pappa dei bambini. Appena ci sarà un nuovo raccolto di carote, le userò di nuovo!

Sono stata eletta presidente del gruppo di Poupança e Crédito Rotativo creato all’interno dell’associazione, composto da 16 membri, di cui 10 donne e 6 uomini. Non abbiamo ancora avuto modo di dividere il valore risparmiato quest’anno, ma ho avuto la possibilità di prendere in prestito piccole cifre, che poi restituivo, e ho potuto investirli in cose utili: comprare galline, per ricavarne carne e uova da cucinare in famiglia, comprare cemento per costruire la casa e pagare le spese scolastiche dei figli.

Diverse persone mi chiedono se sia difficile essere la presidente del gruppo: io non l’ho trovato difficile; il mobilizzatore sociale Gonçalves ci segue, e tutti i membri cercano di fare del proprio meglio perché ci rendiamo conto che il gruppo di risparmio è un bene per tutti!

Quest’anno inizierò anche a coltivare sesamo su mezzo ettaro di terreno. Ho appena seguito la formazione agricola, mi hanno spiegato come deve essere preparato il terreno, e come devo seminare, la distanza fra una pianta e l’altra e anche a quale profondità piantarli.

In questi giorni ha piovuto troppo per lavorare nei terreni, ma questa settimana appena sarà possibile seminerò la semente distribuita dal CEFA, e spero tanto di avere un buon raccolto.

Intervista eseguita e tradotta in testo da Elisa De Santis, Animatrice comunitaria, progetto SOMiCa ONG, CEFA.

 

©Luciano Centonze

La testimonianza di Américo

Mi chiamo Américo Mabulesa Joe e ho aderito al progetto SOMiCa dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e del CEFA due anni fa. Vivo a Nhambalo, nel Distretto di Caia, nel Mozambico meridionale. Mia moglie si chiama Isabel Vitori Luis e abbiamo 5 figli.

Nel villaggio con l’aiuto dei mobilizzatori sociali abbiamo formato un gruppo di tutti i contadini che partecipano al progetto e ci siamo dati un nome: Tifunzicenimbo, che significa: <Insegnalo anche a noi!> ; di fatto abbiamo imparato molte cose in questo periodo!

Grazie al progetto abbiamo potuto affrontare le difficili pratiche burocratiche per essere riconosciuti legalmente come associazione di contadini! È stato un passo importante, che da soli non avremmo osato intraprendere perché si tratta di procedure molto complesse. L’essere ufficialmente riconosciuti come Associazione ci servirà anche in futuro, se vorremo costituire una cooperativa o ottenere il DUAT (Direito de Uso e Aproveitamento de Terra, si tratta del permesso di utilizzare la terra, che in Mozambico è proprietà dello stato che ne determina anche le condizioni di uso e sfruttamento). Con questa legalizzazione abbiamo ufficialmente acquisito diritti e doveri; è una vera conquista!

Il nostro gruppo è composto da 22 membri, e siamo tutti coinvolti attivamente nelle attività in base ai diversi interessi e inclinazioni. Se ognuno di noi fa bene il proprio compito, l’intera associazione ne trae beneficio.

Io sono inserito nelle attività relative al sesamo e nel gruppo di Poupança e Crédito Rotativo (Risparmio e credito rotativo), mentre mia moglie partecipa agli incontri delle dimostrazioni culinarie ed educazione alimentare. Grazie al progetto, abbiamo raddoppiato la nostra area di coltivazione, siamo passati da uno a due ettari di terreno ed arriviamo a produrre 1500 kg di sesamo. Quando coltivavo solo 1 ettaro, invece, arrivavo a malapena a 300kg. Le formazioni tecniche che ci sono state offerte, insieme all’accompagnamento nell’utilizzo del trattore, ci sono state estremamente utili.

Nel gruppo Poupança e Crédito Rotativo ho imparato a risparmiare: riesco a pagare la scuola per i miei figli, i vestiti per la famiglia, e ho costruito un tetto nuovo per la mia casa. Il mobilizzatore del progetto SOMiCa ci aiuta in tutte le operazioni di risparmio e credito.

Quest’anno io e mia moglie avevamo un importante obiettivo: comprare una moto. Abitiamo lontano da Caia e dalla strada principale, quindi per poter vendere i nostri prodotti nei mercati locali, o se dovessimo avere necessità di andare al centro di salute in urgenza, la moto è il mezzo più rapido. Siamo riusciti nel nostro obiettivo e a dicembre, quando sono stati redistribuiti i valori risparmiati e gli interessi maturati, ho potuto comprarmi la moto. Ora possiamo scegliere in quale mercato andare a vendere i nostri prodotti, e possiamo stare tranquilli che se c’è una necessità urgente di spostamento possiamo muoverci con rapidità.

 

©Luciano Centonze

 

Anche gli altri membri del gruppo si sono impegnati molto; fra risparmi e interessi, alla fine dell’anno ci siamo spartiti 21.474 Meticais (l’equivalente di circa 300 €).

 

Sono orgoglioso di essere membro del gruppo Tifunzicenimbo e grato al Progetto SOMica dell’AICS e di CEFA, ai mobilizzatori sociali che ci hanno assistito e ai tecnici agricoli che ci hanno trasmesso le loro competenze.

Anche mia moglie ha imparato molto frequentando le dimostrazioni culinarie, che peraltro sono ancora in corso. Adesso, quando cucina fa molta attenzione al bilanciamento di ferro, proteine e vitamine, e cerca di variare i cibi. Ha imparato anche nuove ricette, che sono molto apprezzate! Ogni tanto porta anche i nostri figli con lei alle dimostrazioni, chissà che anche loro non imparino qualcosa di utile che si ricorderanno da adulti!

Io e mia moglie siamo entusiasti delle novità che il progetto ha portato nelle nostre vite e siamo decisi a sfruttare al meglio tutte le opportunità che ci capiteranno e a imparare tutto ciò che ci spiegano i tecnici e i mobilizzatori. Vorremmo che il progetto durasse altri 3 anni e che magari includesse anche la coltivazione del riso. Speriamo!

 

Sesamo, Ortaggi & Miele: Rafforzamento del settore primario nel Distretto di Caia, Mozambico – SOMiCa – AID 10567

 

Modalità Progetto promosso
Settore Agricoltura
Localizzazione Distretto di Caia, Provincia di Sofala
Data inizio 01/02/2016
Data di conclusione 30/09/2019
Ente esecutore CEFA
Controparte CDAC, SDAE
Delibera n. 71 del 29/05/2015
Referenti AICS Maputo Gloria Pracucci e Giulia Zingaro
Contributo AICS (in euro) 1.023.640,00
Importo totale progetto (in euro) 1.462.350,00

 

Sintesi dell’iniziativa

Il progetto mira all’incremento della produzione (miglioramento rese e ampliamento superfici coltivate) di sesamo e orticole, attraverso il perfezionamento delle competenze e conoscenze dei beneficiari; interviene inoltre nel settore dell’apicoltura migliorando le conoscenze e introducendo tecnologie migliorate di apicoltura moderna con l’uso delle arnie Langstroth, partendo dalla conoscenza tradizionale. Contestualmente, adottando un approccio di filiera, punta a migliorare l’accesso sul mercato per queste produzioni. E’ previsto il coinvolgimento di 1.600 piccoli produttori (8.000 beneficiari indiretti) nel Distretto di Caia, con un focus su donne e giovani (rispettivamente il 50% e 20% dei beneficiari).

Stato di avanzamento delle principali componenti

  • Componente sesamo (1000 beneficiari target, di cui 934 raggiunti finora, per 700 ha): la seconda campagna agricola (2017/2018, iniziata nel settembre 2017) ha coinvolto 24 gruppi, per un totale di 352 beneficiari e 416 ettari. E’ stato venduto un totale di 167,70 tonnellate di sesamo al prezzo medio di 67,5 mzn/kg; le modalità di vendita consistono essenzialmente in accordi con 4 grandi compratori (accordi a priori o a posteriori). Quanto alla campagna agricola 2018/2019, tra marzo e aprile sono stati identificati i beneficiari, in parte già coinvolti nelle campagne precedenti e in parte “nuovi”. Gli obiettivi per il 2018/2019 sono i seguenti: 300 ettari e 270 beneficiari. La produzione avviene in plot di gruppo coltivati da 20-40 produttori.
  • Componente orticole: la terza campagna agricola (2017/2018, iniziata nel settembre 2017) ha coinvolto 160 beneficiari e un’area complessiva di 45,5 ettari.
  • Componente miele (200 beneficiari target, già raggiunti): la produzione del miele ha subito un ritardo dovuto al conflitto che ha interessato l’area di progetto durante il 2016. Sono state acquistate e/o prodotte e distribuite 136 arnie di tipo Langstroth (per un totale di 10 apiari); sono stati formati alcuni promotori a Maputo, i beneficiari direttamente nel distretto (associati in cooperativa) e dei falegnami per la produzione delle arnie in loco. Prima produzione: 6-7 kg/arnia (Langstroth arrivano a 25-30 kg). In avvio la costruzione della struttura di confezionamento locale.
  • Sono stati identificati 21 gruppi di credito e risparmio (7 dei quali creati nel 2017) beneficiari di formazioni e accompagnamento, per un totale di 261 beneficiari.
  • Si sta procedendo con l’accompagnamento alla creazione di gruppi di produttori per migliorare l’accesso ai mercati (44 già creati su 50 previsti).
  • Sono stati costituiti 3 forum di commercializzazione nei tre posti amministrativi di Murraça, Caia e Sena
Risultati principali della valutazione in itinere

Ad aprile 2018 è stata realizzata una valutazione intermedia da parte di un consulente esterno, alimentata essenzialmente da dati qualitativi raccolti attraverso interviste semi-strutturate e focus group. Tra i principali risultati della valutazione è emerso che:

  • Nonostante la produttività del raccolto non sia cresciuta in maniera omogenea tra le diverse produzioni e località (+ 11% per il sesamo, + 37% per le orticole), sono in aumento l’area coltivata (+189% per le orticole), l’adozione di buone pratiche agricole (+ 322% per il sesamo, + 45% per le orticole) e il reddito medio derivante dalle attività agricole (+ 64%), superando i target definiti dal progetto.
  • Si stima che il progetto sia direttamente responsabile del 50% del reddito medio familiare dei beneficiari.
  • Le donne rappresentano in media il 45% dei beneficiari delle attività ma risultano sottorappresentate nella componente dell’apicoltura (25% donne e 75% uomini). Si ricorda che si tratta dell’ultima componente avviata, poiché la zona identificata è stata fortemente interessata dal conflitto tra Frelimo e Renamo.
  • I gruppi di produttori coinvolti da più tempo mostrano una migliore percezione degli obiettivi del progetto e dei benefici portati dalle attività.
  • Rispetto ai dati di baseline, nella II annualità i produttori vendono una percentuale maggiore del raccolto di sesamo (+ 73%) e di orticole (+ 13%), ma la maggior parte vende tuttora i propri prodotti individualmente a intermediari sul mercato locale. I forum di commercializzazione stanno svolgendo la propria attività ma sembrano lavorare ancora informalmente e con poca integrazione verticale.
  • Tra le orticole, pomodori e cipolle sono considerati dai produttori quasi esclusivamente come cash crop e il prodotto viene venduto quasi completamente (95% per i pomodori, 94% per le cipolle), segnalando una quasi assente integrazione di questi prodotti nella dieta familiare.
Informazioni sull'autore

Animatrice comunitaria, progetto SOMiCa, ONG CEFA

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