AICS a BMTA ribadisce l’impegno per una cultura come strumento di sviluppo

L’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) ha presenziato all’edizione 2023 della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico (BMTA), in corso a Paestum dal 2 al 5 novembre, partecipando venerdì 3 alla conferenza “#Unite4heritage: archeologia e cooperazione culturale dal 2015 ad oggi”. Durante il suo intervento, Emilio Cabasino, esperto di cultura e sviluppo dell’AICS, ha ricordato le attività […]

Data:

3 Novembre 2023

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L’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) ha presenziato all’edizione 2023 della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico (BMTA), in corso a Paestum dal 2 al 5 novembre, partecipando venerdì 3 alla conferenza “#Unite4heritage: archeologia e cooperazione culturale dal 2015 ad oggi”. Durante il suo intervento, Emilio Cabasino, esperto di cultura e sviluppo dell’AICS, ha ricordato le attività di cooperazione culturale che l’Agenzia promuove dalla sua nascita nel 2016 nei Paesi partner e per le quali ha impiegato circa 100 milioni di euro in sette anni.

Cabasino ha quindi sottolineato il concetto di interventi di cooperazione allo sviluppo guidati dalla cultura. “Dobbiamo passare dalle attività di cooperazione culturale, che hanno sempre la loro dignità”, ha detto, “alla cultura come strumento di cooperazione allo sviluppo”. Per quanto riguarda le attività di cooperazione scientifica e culturale che le università italiane svolgono all’estero con fondi dell’Agenzia, queste devono contribuire allo sviluppo, ha spiegato Cabasino. L’esperto AICS ha quindi rimarcato la necessità di creare nei Paesi partner professionalità nella gestione del patrimonio e nei servizi connessi alla fruizione, ricordando poi l’importanza dei servizi legati al turismo e delle attività delle industrie culturali e creative che l’Agenzia sostiene dove opera.

Nelle sue conclusioni il Viceministro per la Cooperazione internazionale, Edmondo Cirielli, ha affermato che l’Italia, forte del suo patrimonio  culturale straordinario, ha una grande responsabilità nel panorama mondiale ed è uno dei partner più importanti dell’UNESCO, tramite il quale opera per favorire il progresso a livello globale. “L’Italia porta avanti una diplomazia culturale perché la cultura rappresenta la capacità di costruire insieme”, ha concluso Cirielli.

La conferenza, moderata da Paolo Conti, editorialista del Corriere della Sera è stata introdotta da Filippo La Rosa, vice direttore generale per la Diplomazia pubblica e culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) e da Marco Ricci, ministro plenipotenziario della Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del MAECI. Sono intervenuti anche Mounir Bouchenaki, presidente onorario della BMTA, già vice direttore generale UNESCO per la Cultura; Daniele Morandi Bonacossi, ordinario di Archeologia e storia dell’arte del vicino oriente antico presso l’Università di Udine; Lorenzo Nigro, ordinario di Archeologia e storia dell’arte del vicino oriente antico alla Sapienza di Roma; Mohamad Saleh, ultimo direttore per il Turismo di Palmira; Francesco Gargaro, comandante dei carabinieri per la tutela del patrimonio culturale; Mohamed Chérif Hamza, direttore della Scuola nazionale superiore per la conservazione e il restauro dei beni culturali in Algeria e Hayet Guettat Guermazi, ministro degli Affari Culturali della Tunisia.

Ultimo aggiornamento: 22/11/2023, 9:59