Un anno in Sahel, raccontato da AICS Ouagadougou

Per celebrare l’inizio del 2022 e augurare a voi tutte e tutti un sereno ritorno al lavoro, vi presentiamo il progetto “Un anno in Sahel, raccontato da AICS Ouagadougou”. Per mezzo dei tocchi raffinati e umoristici del pennello del pittore burkinabé Mahamadou Zinkoné, detto Babs, abbiamo voluto raccogliere la ricchezza, i colori, i visi, le […]

Data:

14 Gennaio 2022

Tempo di lettura

2 min

Per celebrare l’inizio del 2022 e augurare a voi tutte e tutti un sereno ritorno al lavoro, vi presentiamo il progetto “Un anno in Sahel, raccontato da AICS Ouagadougou”.

Per mezzo dei tocchi raffinati e umoristici del pennello del pittore burkinabé Mahamadou Zinkoné, detto Babs, abbiamo voluto raccogliere la ricchezza, i colori, i visi, le storie, le sfide e le speranze che costituiscono il prisma dell’esperienza della vita umana in Sahel. Nonostante gli ostacoli e le difficoltà che purtroppo caratterizzano questa regione, rimaniamo fermamente ancorati nel nostro impegno e passione per il Sahel, una regione che continua a lasciare in noi, da oltre trent’anni, un’impronta indelebile.

Lo scopo di questo lavoro vuole anche essere quello di lanciare sotto i riflettori la produzione artistica burkinabé et le industrie creative e culturali nella regione – che accoglie un’enorme varietà di artisti, musicisti, artigiani, scultori, intellettuali e stilisti, ricchi di talento ma spesso sprovvisti del sostegno finanziario necessario per vivere del proprio lavoro.

L’artista : Mahamoudou Zinkone, detto Babs

Nato ad Accra nel 1967, Babs risiede a Ouagadougou dal 1989. Spinto dal padre, egli stesso pittore amatore, verso l’arte della pittura, Babs è un autodidatta.  Al suo arrivo in Burkina Faso, si installa come pittore di insegne, ambiente nel quale si crea presto un nome. Si conquista velocemente una certa fama producendo piccoli formati, in stile naïf, descrivendo la vita diurna e notturna di Ouagadougou. Artista affermato da oltre 20 anni, Babs espone regolarmente in Burkina Faso, Costa d’Avorio e in Europa, con partecipazioni storiche al SIAO ’94, al Fespaco ‘94, ‘96, ’98, al Centro Culturale Francese « Georges-Méliès  » e in Francia, a Brest e Ambert.

Sulla sua vespa zebrata rossa e bianca, armato di macchina fotografica, quaderno degli schizzi e una memoria fotografica, Babs si aggira per le vie delle capitale burkinabé per catturare istanti di vita, i personaggi e i luoghi che i suoi clienti gli hanno descritto in dettaglio. Ma, seppure narrate con umore e colore, le descrizioni precise e spesso caricaturali della vita urbana di Babs lasciano trasparire una realtà più difficile, la violenza e la miseria quotidiano che purtroppo caratterizzano la vita della capitale saheliana.  

Prendendo spunto dalle foto, ogni quadro di Babs è personalizzato in base alle richieste del cliente, integrando dettagli legati alla vita personale. C’è chi vi ritroverà i propri quartieri e le proprie strade, la boutique preferita o il maquis all’angolo. Entrando nell’atelier di Babs, si è colpiti immediatamente dal professionalismo di cui sono prova vivente i suoi allievi, motivati  dalla passione e dallo stile unico del maestro. E per sapere se si tratta di un autentico Babs, tenete un occhio aperto per gli avvoltoi e le ossa che si nascondono nel pittoresco caos delle sue tele: è la sua firma d’artista! 

Ultimo aggiornamento: 17/10/2023, 9:12