
Inclusione, diritto all’educazione e rivendicazione dei diritti delle persone con disabilità
“A volte la famiglia e la società ci mettono barriere, ma io le salto via!”
L’iniziativa PODER punta all’inclusione socio-lavorativa di persone con disabilità, promuovendone la partecipazione a formazione educativa e professionale. La Fundación Red de Sobrevivientes y Personas con Discapacidad, organizzazione salvadoregna socia del progetto, ha avviato un corso di riparazione di sedie a rotelle, al quale partecipano attualmente 19 persone con disabilità. Il corso, della durata di cinque mesi, copre quattro aree (manutenzione, tappezzeria, saldatura e pittura) e contribuisce alla condivisione di competenze, all’inserimento lavorativo dei partecipanti, e più in generale, al rafforzamento della loro indipendenza e autostima.
Di seguito, María Idalia ci racconta con entusiasmo la sua esperienza come partecipante al laboratorio di riparazione di sedie a rotelle.
Perché ha deciso di partecipare al corso di riparazione di sedie a rotelle? Che cosa sta imparando in questo corso? Quando me l’hanno proposto, ho subito accettato con entusiasmo. Ho imparato a dire sempre di sì a tutto quello che penso possa avere effetti positivi sul mio sviluppo intellettuale ed emotivo, perché so che lo posso fare. Qui ho imparato a superare la mia paura per le macchine industriali, prima non ne avevo mai toccata una. Temevo di farmi male, invece adesso so come maneggiarle.
Qual è la cosa che più le piace di questa opportunità? Mi sento realizzata, sto imparando qualcosa di nuovo e lo sto facendo da sola. A casa prima mi dicevano “Ma dove vai? Rimani qui, a che cosa ti serve?”. Li ho convinti che è un’opportunità importante per me, ora sanno che io tre volte a settimana esco alle 6 del mattino e torno alle 4 del pomeriggio. Imparo così a essere indipendente e a non vivere sempre in un ambiente protetto.
Come pensa che queste nuove competenze possano beneficiare Lei, le altre persone con disabilità e la sua comunità? Innanzitutto, sto imparando tante cose che poi potrò condividere con gli altri. Mi diceva il Direttore della Casa della Cultura del mio paese che compreranno gli attrezzi necessari perché possa aggiustare tutto quello che c’è di rotto, così la gente vedrà che ho imparato a usare un trapano, una macchina da cucire, una saldatrice! Io posso dimostrare anche con foto e video che persone con diverse disabilità qui nel corso stanno facendo di tutto, secondo le loro possibilità. Io voglio motivare la gente affinché creda in sé stessa e partecipi a queste attività, così si diffonderà il messaggio che la disabilità non è una barriera, anzi saremo un esempio di emancipazione.
Che sogni ha per il futuro? Il nostro obiettivo, come gruppo di persone con disabilità, è di renderci visibili nella nostra comunità. Lavoriamo perché le strade vengano sistemate e rese accessibili per le persone con disabilità fisiche. Vorremmo che nelle scuole e nei luoghi pubblici vengano installati corrimano, rampe e tolti i gradini. A volte la famiglia e la società ci mettono barriere, ma io le salto via!