Ultimi articoli

  /  Rubriche   /  Eventi   /  8 MARZO “Ogni parola conta”, da Aics Dakar una campagna contro la violenza verbale
Numero anti violenza Senegal

8 MARZO
“Ogni parola conta”, da Aics Dakar una campagna contro la violenza verbale

In occasione della Giornata internazionale dei diritti della donna, l'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics), sede di Dakar, ha lanciato una campagna di comunicazione per sensibilizzare sulle parole che fanno male

Come ogni anno l’8 marzo diventa il punto di partenza per una riflessione condivisa sul tema dei diritti delle donne. Ci siamo chiesti come porre questa riflessione in maniera non scontata, non retorica e non banale. Abbiamo deciso allora di provare ad andare in profondità, interrogandoci su quali siano le basi delle relazioni interpersonali e da dove nasca la violenza, mettendo al centro la persona e, con lei, la responsabilità individuale, fatta di scelte quotidiane e motore di un processo di cambiamento collettivo.

Quanto il nostro agire impatta nella costruzione di un mondo più giusto e più equo? Ogni azione conta, viene da dire e, di conseguenza, ogni parola. Abbiamo quindi chiesto a dieci persone di partecipare ad un esperimento sociale in cui è stato detto loro di ripetere alla persona seduta di fronte frasi denigranti che vengono pronunciate al quotidiano.

Se ripetere frasi offensive e violente diventa imbarazzante, faticoso, la domanda che sorge spontanea è, perché continuiamo a ripeterle? Cosa accadrebbe se cambiassimo prospettiva e scegliessimo di avere più cura del linguaggio che utilizziamo? Più cura verso gli altri?

Il video, che sarà trasmesso attraverso differenti canali social e la televisione senegalese Tfm, fa parte di una campagna di comunicazione realizzata dalla sede di Dakar dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics), lanciata in concomitanza con la Giornata internazionale dei diritti della donna.

Oltre al video, è prevista anche la pubblicazione di un dépliant digitale sull’approccio di genere nei progetti realizzati nei paesi di competenza della sede. L’obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica sulla violenza, in particolare quella verbale e psicologica, sul sessismo, gli stereotipi di genere, la parità tra donne e uomini e le pari opportunità.

La campagna si riallaccia, da un lato, al focus scelto in Senegal per questo 8 marzo sul “Consolidamento dell’impegno nazionale nella risposta alla violenza contro donne e ragazze in un contesto di progresso digitale” e, dall’altro, a quello internazionale: “Per un mondo digitale inclusivo: innovazione e tecnologia per la parità di genere”.

Ogni parola conta

Per ripensare insieme un mondo più giusto, egualitario, democratico, inclusivo e partecipativo, è fondamentale impegnarsi collettivamente per sradicare tutte le ingiustizie e le violenze, da quelle più visibili a quelle più sottili e inconsce, affinché uomini e donne possano avere le stesse opportunità e diritti.

L’Aics in prima linea per l’uguaglianza

L’uguaglianza di genere e l’empowerment delle donne fanno parte della politica di cooperazione dell’Italia fin dalla quarta Conferenza delle Nazioni Unite sulle donne, tenutasi a Pechino nel 1995. In linea con l’impegno dell’Italia per il raggiungimento dell’Odd 5 (Obiettivo di Sviluppo Sostenibile) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite raggiungere la parità di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze l’Aics è impegnata sulla promozione dell’uguaglianza di genere e l’empowerment di donne e bambine.

Con un mandato regionale, la sede Aics di Dakar è il centro di programmazione, gestione, monitoraggio e coordinamento delle iniziative in Senegal, Capo Verde, Gambia, Guinea, Guinea-Bissau, Mali, Mauritania e Sierra Leone. Il suo approccio a doppio binario prevede sia programmi finalizzati all’uguaglianza di genere, sia l’inserimento della tematica di genere, in modo trasversale, in tutte le iniziative di cooperazione.

© Sunu Nataal

Dal 2014, Aicss ostiene il ministero della Donna, della Famiglia e della Protezione dell’Infanzia del Senegal nell’attuazione della strategia nazionale per la promozione dell’uguaglianza e dell’equità di genere (Sneeg). In questo contesto, il 30 gennaio 2020, il ministro dell’Economia, della Pianificazione e della Cooperazione del Senegal e l’Ambasciatore italiano a Dakar hanno firmato ufficialmente l’Accordo esecutivo per il finanziamento della fase due del Progetto di Sostegno alla Strategia Nazionale per l’Uguaglianza e l’Equità di Genere (Pasneeg 2), che ha l’obiettivo di rafforzare le iniziative di riforma giuridica, istituzionale e di bilancio a favore dell’equità e della parità di genere; migliorare l’offerta di servizi integrati e olistici per le vittime di violenze basate sul genere (Vbg); comunicare e sensibilizzare sulle disuguaglianze di genere e sulla violenza contro donne e ragazze a livello nazionale e locale.

Nell’ambito dell’implementazione del Pasneeg 2, Aics ha collaborato con il ministero della Donna, della Famiglia e della Protezione dell’Infanzia al lancio, lo scorso novembre, del centro di ascolto, orientamento e informazione sulle violenze basate sul genere: “Wallu Allo 116”. Questa iniziativa risponde alla necessità di ascolto, protezione ed accompagnamento di donne e giovani, in particolare vittime di violenza.

Fatou Diané Guèye ministra della Donna, della Famiglia e della Protezione dell’Infanzia, Eugenia Pisani Responsabile settore Genere di Aics Dakar e Florence Raes Direttrice Regionale a.i. UN Women al lancio della linea 116. © Mffpe

Secondo gli ultimi dati dell’Agenzia nazionale di statistica e demografia senegalese, il 99,3% delle donne che hanno subito violenza fisica o sessuale non ha mai chiesto aiuto o ne ha mai parlato con qualcuno. Il numero gratuito 116, attivo 24 ore su 24 e sette giorni su sette, mira a colmare le lacune del sistema di protezione e informazione ponendosi come uno strumento essenziale a supporto delle vittime di violenza. Dopo un mese di attività, il centro di ascolto ha registrato più di 1.700 chiamate provenienti dalle quattordici regioni del Senegal.

Dove inizia la violenza?

Questa è la domanda che dovremmo dunque porci tutti per riflettere sulle relazioni interpersonali in maniera più responsabile e sulla compartecipazione alla lotta delle donne nella conquista di pari diritti e opportunità, che è poi una lotta universale per un mondo più equo.

You don't have permission to register