Dal Burkina al Kenya, da El Salvador al Mozambico, dal Libano all’Etiopia e al Senegal, fino al Pakistan e al Vietnam, la Cooperazione italiana allo sviluppo sta mettendo in pratica la sua lunga tradizione di conservazione, gestione delle acque e sta aprendo un nuovo modo di fare Cooperazione attraverso la tutela di questo bene primario sempre più prezioso.
Il tema acqua è molto complesso e ha mille sfaccettature e altrettanti campi di applicazione. Il 43,8% delle risorse finanziare erogate per la realizzazione di iniziative di cooperazione allo sviluppo è stato investito in progetti ad attività afferenti a tale tematica .
L’Agenzia sta lavorando, tramite l’Ufficio Ambiente e Uso del territorio, a integrare la sostenibilità ambientale nelle iniziative di Cooperazione allo sviluppo a tema acqua nei Paesi Partner e, per fare questo, elabora modalità di attuazione e strumenti specifici per perfezionare al meglio i vari interventi tecnici.
L’Agenzia, infatti, come la comunità internazionale, ha l’obiettivo dell’accesso alle risorse idriche, lungo tre direttrici principali: garantire all’accesso a servizi igienici di base; garantire l’accesso all’acqua per uso umano e per usi produttivi; salvaguardare le risorse idriche per le generazioni future.
L’acronimo che sintetizza queste tre attività è WA.S.H (Water, Sanitation and Hygiene).