Aics nei Balcani Occidentali lancia una campagna per il contrasto alla violenza di genere e l’empowerment femminile

In occasione della Giornata di Madre Teresa in Albania, lAgenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) nei Balcani Occidentali lancia la campagna I’ll be with you, per promuovere l’impegno italiano di cooperazione nella lotta alla violenza di genere e l’empowerment femminile in tutti i settori della società. La campagna sarà pianificata su Rtsh, la rete pubblica nazionale albanese, e sul web, dal 5 al 19 settembre e dal 25 novembre al 10 dicembre, a partire dalla Giornata Internazionale per l‘eliminazione della violenza sulle donne e nel corso dei 16 giorni di attivismo contro la violenza di genere. La campagna è stata ideata da Ernesto Spinelli, che ha curato anche il montaggio del video, ed è stata prodotta dalla casa di produzione albanese Anima Pictures.

L’iniziativa coincide con i 15 anni di impegno dell’Italia in Albania. La campagna presenta i dati raccolti attraverso sei iniziative realizzate dal 2007 al 2022 da due organizzazioni della società civile, il Cies e il Cospe, in collaborazione con associazioni locali albanesi. Tramite queste iniziative sono state sostenute 10.000 donne e il lavoro di tre rifugi antiviolenza. Duemilacinquecento donne sono state aiutate con il reinserimento sociale ed economico.

La rappresentante dell’Agenzia nei Balcani Occidentali, Stefania Vizzaccaro, ha dichiarato a proposito della campagna:

“Innanzitutto è importante impostare bene la questione. Il problema non sono le donne vittime di abusi. Il problema sono gli uomini violenti. Scopo principale della nostra azione è la sostenibilità dell’impegno istituzionale nei Balcani Occidentali nel contrasto alla violenza di genere e l’empowerment femminile. Elementi chiave del nostro impegno al fianco dei Governi e della società civile sono il rafforzamento del lavoro con gli uomini violenti, la formazione degli operatori locali, pubblici e privati, e la più ampia sensibilizzazione dell’opinione pubblica sull’impegno italiano e per battere qualsiasi forma di indifferenza".

Il lancio di I’ll be with you è la prima tappa della nuova fase della cooperazione allo sviluppo Albania-Italia inizata il 19 luglio 2022 con l’apertura dei negoziati di adesione per l'entrata nell'Unione europea. Il contrasto alla violenza di genere e l’empowerment femminile sono un impegno italiano prioritario.

Albania, con la “fionda della gentilezza” la cooperazione contrasta la violenza di genere

Il 25 novembre 1960, Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal, tre attiviste per i diritti umani, sono state uccise a bastonate e gettate in fondo a un dirupo dalla polizia segreta di Rafael Trujillo, dittatore della Repubblica Dominicana. Dal 1981, gli attivisti per i diritti delle donne hanno osservato il 25 novembre come giornata contro la violenza di genere. Il 20 dicembre 1993, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato la dichiarazione sull'eliminazione della violenza contro le donne con la risoluzione 48/104. Il 7 febbraio 2000, l'Assemblea Generale ha adottato la risoluzione 54/134, che ha designato ufficialmente il 25 novembre come Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Con questa risoluzione, governi, organizzazioni internazionali e non governative sono state invitate a unirsi per sensibilizzare l'opinione pubblica su questo tema, ogni anno, in questo giorno.

Ora, seguite le date. 1960, tre brutali omicidi. 1981, la società civile inizia a protestare. 1993, le Nazioni Unite adottano una dichiarazione. 2000, le Nazioni Unite adottano una risoluzione. Il 25 novembre 2022, la comunità internazionale di tutto il mondo celebra una nuova Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Ripensate al 25 novembre 1960. Osservate la data sul vostro cellulare. Andiamo, fa gelare il sangue. Ogni singolo giorno dovrebbe essere dichiarato Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.

Di cosa disponiamo realmente per eliminare la violenza?

Certamente la magistratura e le forze di polizia hanno un ruolo importante. E il lavoro che stanno svolgendo in molti Paesi – purtroppo non in tutti – è insostituibile, dal primo intervento alla protezione delle vittime. Le leggi sono diventate più severe. Ma tutto questo interviene dopo la violenza. È necessaria la prevenzione, un cambiamento culturale radicale e sostenibile che si basi su un principio molto semplice: le donne non sono il problema, sono gli uomini il problema.

Può la gentilezza sconfiggere la violenza?

Sembra una domanda ingenua, infantile. No? Riuscite a vederlo il sorriso inquietante sul volto di qualche maschio violento? Io sì. Se guardiamo i telegiornali, sembrerebbe impossibile. La violenza è il marchio della globalizzazione. Ogni campagna di sensibilizzazione rischia di essere trasformata dai dati in uno spettacolo inutile.

Si può sconfiggere la violenza senza l'intervento di una forza più grande? No. Anche Davide aveva almeno una fionda contro Golia. Le leggi, le magistrature e le forze di polizia sono un deterrente serio. Eppure, il gigante della violenza è ancora lì. Appena Golia è sconfitto, un nuovo Golia prende il suo posto. Anno dopo anno, la violenza contro le donne continua a essere un'emergenza mondiale.

Allo stesso tempo, la gentilezza è ancora viva. È la gentilezza dei tanti operatori che lavorano ogni giorno per prevenire gli abusi, prendersi cura delle vittime e contribuire incessantemente al reinserimento sociale ed economico delle donne abusate. È un rifugio di speranza invincibile, da cui prendere esempio. La recente iniziativa di tante donne nel mondo di tagliarsi una ciocca di capelli, in protesta pacifica per l'uccisione di Masha Amini, è un sasso gentile contro la violenza dei poliziotti iraniani. Basta questo? No, non basta. Ma è la strada da seguire. Un impegno per tutti i giorni, non per una volta ogni anno.

La sostenibilità della gentilezza dipende dalla scelta individuale di ognuno. Il ragazzo gentile Davide deve crescere, più alto e più forte di Golia. Uno più uno, persona dopo persona, le comunità possono isolare la violenza e affermare il rispetto dei diritti umani, la convivenza e il dialogo fra singoli e fra Paesi. Ogni iniziativa di cooperazione è un investimento in gentilezza. Più siamo, più cresce il numero delle persone che voltano le spalle alla violenza e all'indifferenza, più si avvicinerà il giorno in cui non dovremo celebrare la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. Solo quel giorno il sacrificio di Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal non sarà stato vano. Sembra impossibile. Ma non c'è altra strada percorribile. È l'unica vera fionda che abbiamo: la sostenibilità della gentilezza.

 

Questo articolo, a firma di Ernesto Spinelli, responsabile comunicazione dell’Aics nei Balcani Occidentali è stato pubblicato sul quotidiano albanese Albanian Daily News il 25 novembre 2022 per la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle Dodnne con il titolo he "Slingshot of kindness".

Locandina parte della campagna "I'll be with you" promossa da Aics nei Balcani Occidentali

Locandina parte della campagna "I'll be with you" lanciata a settembre da Aics nei Balcani Occidentali. La campagna mira a promuovere l’impegno italiano di cooperazione nella lotta alla violenza di genere e l’empowerment femminile in tutti i settori della società. In 15 di anni di attività la Cooperazione italiana ha dato sostegno a 3 rifugi contro i maltrattamenti, con 10.000 donne aiutate e 2.500 reinserite con corsi di formazione, nuovi lavori e microimprese.

AICS sostiene il miglioramento della rete di distribuzione dell’energia in Albania

Il 27 marzo, presso il Palazzo dei Congressi di Tirana, il vice ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale italiano, Edmondo Cirielli e la ministra dell’Energia e delle Infrastrutture albanese, Belinda Balluku hanno firmato un accordo intergovernativo per il miglioramento della rete di distribuzione dell'energia elettrica nell'Albania del nord a seguito del terremoto 2019. Erano presenti l'ambasciatore d’Italia in Albania, Fabrizio Bucci e la titolare della sede di Tirana dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics), Stefania Vizzaccaro.

L’accordo prevede un finanziamento da parte della Cooperazione italiana di 35 milioni di euro, che si inquadra all’interno della ripartizione del più ampio impegno italiano pari a 90 milioni di euro di crediti concessionali in favore della ricostruzione post terremoto 2019. Il progetto mira a supportare il processo di ricostruzione, potenziando e rinnovando il settore elettrico nell’Albania settentrionale attraverso cinque interventi di ristrutturazione e modernizzazione delle linee di media e bassa tensione nelle regioni di Durazzo e Scutari, particolarmente colpite dal terremoto.

L’iniziativa sarà implementata dal ministero dell’Energia e delle Infrastrutture albanese, con il coinvolgimento di Oshee, operatore nazionale unico di distribuzione dell’energia elettrica, che supervisionerà i lavori.

La migliorata efficacia della trasformazione e distribuzione dell’energia elettrica consentirà una diminuzione delle perdite di rete, favorendo lo sviluppo delle potenzialità degli utilizzi civili ed industriali dell’energia elettrica, e assicurando al contempo ai cittadini albanesi un servizio continuo e di qualità.

Il programma rafforza il partenariato tra Italia e Albania, ed è inoltre in linea con le priorità settoriali del governo albanese e con le strategie definite dall’Unione Europea come parte del processo di adesione del Paese.

Programma italo-albanese di conversione del debito: lanciato il secondo bando

Si è svolta il 31 marzo presso l’Hotel Tirana International la conferenza di lancio del secondo bando di selezione dei progetti del Programma italo-albanese di conversione del debito (Iadsa II), alla presenza dell’ambasciatore d’Italia in Albania, Fabrizio Bucci, della rappresentante della sede di Tirana dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics), Stefania Vizzaccaro, della ministra dell’Economia e delle Finanze albanese, Delina Ibrahimaj, del direttore dell’Agenzia albanese per il coordinamento dei donatori (Saspac), Ilir Beqaj, e dei due co-direttori dell’Unità tecnica di supporto dello Iadsa, Basilio Toth e Ismail Ademi.

Il bando sosterrà iniziative promosse dalle istituzioni pubbliche albanesi in linea con le strategie e le priorità nazionali per lo sviluppo e l'integrazione formulate dal governo albanese e coerenti con il Programma di conversione del debito allo sviluppo tra Italia e Albania. I progetti possono essere realizzati in collaborazione con organizzazioni non profit albanesi e italiane, enti locali italiani, università italiane o albanesi.

Sono ammissibili iniziative che riguardano educazione inclusiva e di qualità, servizi di sanità pubblica e medicina preventiva, servizi di assistenza sociale alle persone in difficoltà, inclusione sociale di soggetti vulnerabili, sviluppo territoriale sostenibile, valorizzazione dei settori culturale e turistico albanesi, miglior gestione dei rifiuti urbani, sensibilizzazione all'uso delle energie rinnovabili, promozione dello sviluppo agricolo e di soluzioni innovative per le aree protette e gli ecosistemi fragili. I progetti saranno selezionati mediante l’apposito bando pubblicato lo scorso 20 marzo 2023 sul sito dello Iadsa. La scadenza per la presentazione delle proposte di progetto è il 22 maggio 2023 alle ore 12:00.

La conferenza era aperta ai rappresentanti delle istituzioni pubbliche albanesi, delle Osc italiane ed albanesi, degli enti territoriali italiani e delle organizzazioni internazionali operanti in Albania. La rappresentante di Aics nei Balcani Occidentali Stefania Vizzaccaro da parte sua ha sottolineato l’esperienza positiva di collaborazione tra i due Paesi rappresentata dallo Iadsa, connotata da una forte attenzione al principio di “non lasciare indietro nessuno”. Vizzaccaro ha illustrato anche alcune novità del secondo bando Iadsa II, come ad esempio finanziamenti di maggior rilievo per le iniziative, dai 400.000 ai 500.000 euro, e il cofinanziamento da parte del Lead applicant.

Albania – Made With Italy, un marchio etico per promuovere i prodotti d’eccellenza e i loro territori

Tirana - Formaggio fresco, confetture, bottiglie di vino. Sono solo alcuni dei prodotti tipici di alta qualità che hanno conquistato il marchio etico Made With Italy al termine di processi produttivi di eccellenza negli incubatori di Permet e Reç che sono stati inaugurati nei giorni scorsi dalle istituzioni locali insieme alla Cooperazione italiana. Si tratta dei primi  incubatori specializzati nella produzione di prodotti contrassegnati dal marchio Made With Italy che è stato ideato dalla Cooperazione italiana nei Balcani Occidentali per promuovere elevati standard qualitativi ed evidenziare la fruttuosa relazione con l'Italia nei processi di produzione.

I nuovi incubatori, finanziati per il 70% dal governo albanese, hanno ricevuto un cofinanziamento del 30% da parte dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo attraverso due iniziative gestite da altrettante organizzazioni della società civile: il progetto "Viaggia a modo tuo" di Cesvi a Permet e il progetto "Zana e Maleve: Giovani e territorio" del VIS a Reç. Cesvi e VIS hanno condotto le operazioni con la supervisione e il monitoraggio della sede AICS di Tirana.

Attraverso iniziative come queste la Cooperazione italiana sostiene concretamente lo sviluppo delle comunità locali, promuovendo la crescita qualitativa e quantitativa delle produzioni agroalimentari che rivestono un'importanza sempre maggiore nel quadro dell'offerta turistica dei territori. Tutelare la qualità dei prodotti con un marchio etico contribuisce concretamente ad alzare il reddito delle famiglie nelle aree più povere e a rischio di emigrazione, ma serve anche per agevolare l'adeguamento delle filiere produttive rurali agli standard europei.

Il ministro albanese dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale Niko Peleshi ha evidenziato l’importanza del marchio etico Made With Italy per lo sviluppo delle produzioni locali - un esempio da replicare anche in altre aree del Paese - e ha anticipato che la prossima tappa per i prodotti "firmati" sarà la loro distribuzione nella nuova rete di negozi "Edua".

L'ambasciatore d’Italia in Albania Alberto Cutillo ha sottolineato l’efficacia dell’impegno italiano nelle aree più povere dell'Albania e la continuità degli scambi tra sistemi Paese, mentre il titolare della sede AICS di Tirana, Nino Merola, ha ribadito l’importanza di mettere a sistema le iniziative sui territori albanesi per accrescerne l'impatto sulla popolazione.

La capillarità degli interventi finanziati dalla Cooperazione italiana in Albania è valorizzata da una visione d’insieme coerente e da un coordinamento costante delle attività. A questo riguardo è stata significativa la presenza all’inaugurazione dell’incubatore di Permet della ministra albanese della Cultura, Mirela Kumbaro. Le produzioni tradizionali, infatti, fanno parte della strategia complessiva del governo albanese per la valorizzazione delle culture locali e per la rinascita dei piccoli borghi e dei territori rurali.

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Albania – Assegnati i primi marchi ‘Made With Italy’ ai prodotti frutto della Cooperazione italiana

Permet - La Cooperazione italiana nei Balcani Occidentali ha presentato il marchio etico Made With Italy per sostenere la crescita e la stabilità delle comunità rurali albanesi. Il marchio, senza scopo di lucro, intende valorizzare lo sviluppo di prodotti e servizi nati o perfezionati grazie a progetti finanziati o cofinanziati dal Governo italiano. In particlare, il marchio valorizza risorse e tipicità dei territori, in particolar modo delle comunità più povere ma al tempo stesso più ricche di potenzialità, e consolida i processi di sviluppo locale, attraverso la creazione di una rete di piccoli imprenditori.

Nella cerimonia di consegna che si è svolta il 20 settembre a Permet sono stati assegnati i primi 23 marchi ad altrettanti soggetti partner locali. Nuovi marchi saranno assegnati nei prossimi giorni nella regione di Malesi E Madhe. Possono richiedere e ricevere il marchio Made With Italy le istituzioni locali, le ditte individuali, le aziende private e le associazioni albanesi che hanno partecipato a progetti della Cooperazione italiana e che offrano a consumatori e cittadini prodotti e servizi con comprovate caratteristiche di tipicità, genuinità ed eticità.

L’Italia, da sempre in prima linea nelle attività di cooperazione con l'Albania, si fa promotrice di un piano complessivo di cooperazione che mette al centro le persone, orientato ai risultati e all’efficacia degli interventi. Iniziativa dopo iniziativa, la cooperazione promuove buone pratiche, incentiva gli scambi tra sistemi-Paese e condivide le eccellenze italiane riconosciute nel mondo. I dati in crescita del turismo internazionale nelle aree rurali albanesi, per esempio, sono un segno evidente del positivo dinamismo delle comunità locali. Attraverso il marchio Made With Italy la Cooperazione italiana segna una nuova e fondamentale tappa nella lunga storia di amicizia fra i due Paesi.

aicstirana.org/madewithitaly
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Albania – Coinvolgere la diaspora, a partire da quella in Italia, per lo sviluppo sostenibile del Paese

Tirana - Con oltre 1,4 milioni di cittadini albanesi residenti all’estero, principalmente in Italia e in Grecia, ma presenti in tutto il mondo, la diaspora albanese rappresenta una grande opportunità, ancora poco sfruttata. La sfida è creare un ambiente che incoraggi e sostenga il coinvolgimento degli espatriati attraverso lo scambio e la condivisione di buone pratiche, esperienze e talenti per lo sviluppo del Paese.

In questo scenario l’Organizzazione Internazionale per il Migranti ha annunciato il lancio di un programma dedicato alla valorizzazione e al coinvolgimento della diaspora albanese per lo sviluppo sociale ed economico dell’Albania. Il programma è finanziato dalla Cooperazione italiana, con il sostegno politico del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e il supporto operativo dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo.

Implementato da OIM, in collaborazione con i ministeri albanesi per l’Europa e gli Affari Esteri e dell’Economia e delle Finanze, il programma Engaging the Albanian Diaspora to the Social and Economic development of Albania avrà la durata di tre anni e sosterrà il governo albanese in ogni fase del coinvolgimento e della valorizzazione della diaspora.

L'iniziativa è stata ideata con particolare attenzione al sostegno della diaspora nell'attivazione di investimenti, start-up e nella creazione di nuova occupazione in Albania. Tra le azioni principali saranno creati un piano per dare impulso agli investimenti, denominato Connect Albania, e un fondo speciale per le start-up aperto ai migranti di seconda generazione che vogliano investire in Albania. Focus principale del programma sarà la diaspora in Italia, che comprende oltre 500mila cittadini albanesi.

In occasione del lancio del programma l’ambasciatore italiano in Albania Alberto Cutillo ha evidenziato il ruolo positivo che la diaspora può svolgere: “I migranti hanno talenti e conoscenze che non vanno disperse. Sono un asset fondamentale per lo sviluppo dei nostri Paesi. Entrambi, Albania e Italia, beneficeranno della loro valorizzazione.”

Il Ministro per la Diaspora albanese Pandeli Majko ha sottolineato il potenziale inesplorato dei tanti cittadini albanesi residenti all’estero: “Il programma finanziato dall’Italia ci darà l’opportunità reale di mettere a frutto le immense potenzialità della nostra diaspora. Per questo è per noi di fondamentale importanza.”

“Si tratta di un progetto innovativo, di un punto di svolta - ha aggiunto il titolare della sede AICS di Tirana Nino Merola - e offrirà un modello di sviluppo sociale ed economico a tutti i livelli. Solo per citare due esempi concreti, potrà avere un impatto sulle comunità nei settori del turismo sostenibile e dell'agroalimentare.”

La direttrice OIM a Tirana, Alma Jani, ha spiegato che il programma diventerà un ponte istituzionale per trasferire conoscenze e buone pratiche, mettendole a disposizione dello sviluppo sostenibile dell’Albania: "Le competenze della diaspora saranno mappate e messe in contatto con i bisogni delle rispettive realtà locali, con le strategie e i piani di azione del Governo.”

• Info: iomtiranadiaspora@iom.int

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Albania – “Doors of Tomorrow”, la cooperazione tra Italia e Albania si racconta attraverso l’arte

Tirana - La creatività è sviluppo. Con questa certezza l’Ambasciata d’Italia a Tirana, la sede AICS della capitale albanese e il COD - Center for openness and dialogue hanno promosso l'iniziativa Doors of Tomorrow, evento di presentazione del sistema italiano della Cooperazione allo sviluppo in Albania che si è svolto nei giorni 1-8 novembre 2017.

Ogni progetto di cooperazione fra Albania e Italia è una strada aperta verso la pace, lo sviluppo e la stabilità. Il messaggio principale dell'iniziativa, che ha raccontato la storia di amicizia tra le sponde del mare Adriatico, ha ispirato una serie di installazioni artistiche negli spazi del COD, ma anche nella centralissima piazza Skënderbej. Qui un poderoso muro, innalzato come ostacolo al dialogo, è stato frantumato in un momento di grande partecipazione collettiva.

Negli ultimi anni sono tanti i risultati raggiunti dalla cooperazione italo-albanese, dalla costruzione di nuove infrastrutture allo sviluppo sostenibile delle comunità locali, dalla tutela dei diritti umani alla protezione del ricco patrimonio ambientale. E le opere selezionate per raccontare in maniera creativa e originale questo percorso di cooperazione hanno affascinato tanto le autorità quanto il pubblico intervenuto.

Nel corso della settimana espositiva sono stati organizzati sette eventi collaterali che hanno puntato l'attenzione su risultati e prospettive della cooperazione fra Albania e Italia, con particolare riguardo ai settori strategici che hanno registrato una vasta rassegna di storie di successo: il programma di conversione del debito italo-albanese, l'educazione e la formazione, lo sviluppo rurale, l'economia sociale, l'occupazione, la tutela dei diritti umani e dell’ambiente, il turismo sostenibile. Quella tra Italia e Albania è una storia di persone e istituzioni che hanno lavorato e che continuano a lavorare insieme per un domani condiviso e ricco di opportunità.

Accanto all'ambasciata d'Italia e alla sede AICS di Tirana, l'evento è stato realizzato con la collaborazione del programma di conversione del debito italo-albanese, del progetto "NaturAL" finanziato dall’Unione Europea e cofinanziato dalla Cooperazione italiana, e da Organizzazioni della società civile italiana attive in Albania e sostenute dall’Agenzia.
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Albania – Sorrisi da proteggere, le donne che hanno detto no alla violenza si raccontano alla radio

Valona - E’ una grande storia di riscatto e tutela dei diritti umani quella che l’Agenzia per la Cooperazione allo Sviluppo di Tirana ha portato ai microfoni di Anna Maria Giordano, giornalista della Rai in missione in Albania dal 14 al 17 maggio per un reportage su Rai Radio 3. Le ragazze del rifugio antitratta di Valona hanno raccontato per la prima volta le loro storie difficili e la nuova opportunità di vita trovata grazie al progetto "Gender Mainstreaming" in Albania, finanziato dall’Italia con 780mila euro e realizzato dalla Ong CIES.

Sono 1490 le donne vittime di abusi - identificate attraverso le unità antiviolenza e antitratta della Polizia di Stato, gli organi giudiziari, i servizi sociali e i database delle Ong partner nei Comuni di Elbasan, Scutari e Valona - che oggi usufruiscono di questa opportunità. I rifugi, dislocati su tutto il territorio albanese, sono accoglienti e sicuri. Molte ragazze hanno potuto dare ai loro figli spazi protetti per crescere e sorridere.

Tra le tante storie portate all’attenzione del grande pubblico, anche quella di M. che ha avuto il coreggio di denunciare i suoi sfruttatori e che oggi è protetta da misure di sicurezza straordinarie. E’ una battaglia che la Cooperazione Italiana ha intenzione di combattere con lei fino alla fine, contro ogni forma di violenza e di abuso sulle donne.

I frutti del lavoro svolto si vedono nei tanti quadri disegnati e appesi alle pareti e negli abbracci di amicizia e solidarietà tra le ospiti del rifugio di Valona. Le loro storie fanno parte del reportage radiofonico "L’Albania alle porte dell’Europa" trasmesso il 2 giugno scorso da Rai Radio 3.

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Albania – L’Agenzia Nazionale per le Aree Protette, insieme all’AICS, alla fiera ExpoCity

Tirana - L’Agenzia Nazionale albanese per le Aree Protette (NAPA), il progetto NaturAL dell’Unione Europea e la sede AICS di Tirana hanno partecipato alla prima Fiera Mediterranea del Turismo ExpoCity organizzata dal Ministero Albanese dell’Economia e del Turismo, a Tirana, l’8 e il 9 aprile 2017. La Fiera ha avuto l’obiettivo di promuovere il turismo sostenibile in Albania, che rappresenta una priorità del Governo albanese. Il patrimonio ambientale del paese è stato uno dei temi principali d’attrazione della Fiera, alla quale hanno partecipato istituzioni locali, nazionali e internazionali.

Le Aree Protette albanesi hanno un grande potenziale di sviluppo e possono giocare un ruolo chiave nella crescita socio-economica delle comunità locali. I dati della NAPA sono incoraggianti. Si è passati, infatti, da 400.000 visitatori nel 2015 a oltre 1.500.000 visitatori nel 2016. Una crescita di quasi il 400%.

Il progetto NaturAL, finanziato dall’Unione Europea e coordinato dall’Agenzia, ha permesso di realizzare il primo censimento di flora e fauna in Albania secondo standard europei. Oltre 250 rangers sono attivi sul territorio per il controllo e lo sviluppo delle Aree Protette, da Nord a Sud del Paese. Il Progetto Natural ha condotto inoltre corsi di formazione professionale e fornito mezzi tecnici.

L’impatto sulla popolazione albanese è globale. Non solo per la salvaguardia della qualità della vita di tutti gli abitanti, ma anche per lo sviluppo delle piccole e medie imprese locali dell’indotto turistico. Tutela della biodiversità e crescita dal basso del settore sono basi essenziali per la diffusione di una nuova immagine del paese, più aperto al mondo e in linea con gli standard qualitativi internazionali.

Gli stand presso la Fiera Mediterranea del Turismo sono stati promossi con una campagna di comunicazione prodotta da AICS Tirana. Uno spazio interattivo è stato riservato ai visitatori che hanno potuto accedere tramite QR Codes alle incredibili bellezze delle aree protette, su tablet o smartphone.

Gli stand hanno ricevuto la visita del Ministro dell’Economia albanese, Milva Ekonomi, e sono stati numerosi gli incontri con le testate giornalistiche nazionali e il pubblico locale. In efficace sinergia istituzionale, il Ministero albanese dell’Ambiente, la NAPA, l’Unione Europea e l’Agenzia hanno lanciato congiuntamente un messaggio per la protezione delle risorse naturali, la valorizzazione di comunità locali e turismo sostenibile.

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Intervista SCAN TV, 7 aprile 2017 | Trascrizione

Ora News

foto campagna: Massimiliano Sticca