Il Presidente Sergio Mattarella visita i progetti della Cooperazione in Kenya

È partita questa mattina la visita del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella in Kenya, che dà il via ad una tre giorni ricca di incontri istituzionali e cerimonie per il Presidente e la delegazione italiana accompagnante, composta tra gli altri, dalla figlia Laura Mattarella e dal viceministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Edmondo Cirielli.

Durante la missione è previsto il lancio del “Kenya-Italy Sustainable Development Partnership” (Kisdp) da parte del viceministro Cirielli e del ministro del Tesoro del Kenya Njuguna Ndung’u: si tratta del documento strategico che indica la linea d’azione della Cooperazione Italiana con il Kenya per i prossimi cinque anni, definendo un quadro programmatico indicativo di ampio respiro nella cooperazione tra i due Paesi.

Durante la missione del Presidente Mattarella è inoltre prevista la firma di due ulteriori accordi tra Kenya e Italia, che segnano l’avvio di altrettante importanti iniziative di cooperazione: la prima, “Formazione professionale e scientifica per lo sviluppo del turismo culturale”, finanziata dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) e realizzata dal Museo Nazionale del Kenya in partenariato con l’Università La Sapienza di Roma, riguarda l’attuazione di un programma di formazione triennale rivolto a giovani accademici kenioti. La seconda iniziativa, “Kenya Informal Settlement Redevelopment Programme” (Kirsp), riguarda un intervento di sviluppo urbano integrato per migliorare l'accesso ai servizi di base negli insediamenti informali delle Contee di Kajiado, Kilifi e Siaya.

Il Presidente Mattarella e la delegazione visiteranno alcuni progetti di punta della Cooperazione Italiana nel Paese, come l’Istituto di formazione professionale St. Kizito, finanziato dalla Cooperazione nel 1994 e gestito da Avsi, che ogni anno forma 800 giovani kenioti attraverso corsi di informatica, meccanica, idraulica, falegnameria, catering, segreteria aziendale, elettronica, parrucchiere ed estetista. La Cooperazione ha profondamente investito sulla crescita dell’Istituto, attraverso il sostegno per la costruzione dell’edificio, la fornitura di equipaggiamenti, lo start-up e varie fasi di ampliamento, permettendo all’Istituto di consolidarsi e offrire ai giovani che vivono nelle aree svantaggiate la possibilità di ricevere un’adeguata formazione, altrimenti inaccessibile nella maggioranza dei casi. Seguirà la visita al Centro di Incubazione e Accelerazione di Imprese E4Impact, fondato nel 2018 a Nairobi grazie a finanziamenti dell’Aics attraverso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e diventato rapidamente un punto di riferimento nell’ecosistema imprenditoriale del Kenya: si tratta di un hub che offre servizi di assistenza legale, finanziaria, di formazione, mentoring a imprese e start-up, contribuendone alla crescita e creando nuove sinergie con mercati e investitori internazionali.

"È un vero onore accogliere e seguire la visita del Presidente Mattarella e della delegazione", afferma Giovanni Grandi, titolare della sede regionale dell’Aics di Nairobi. "Si tratta di un enorme privilegio e di un’occasione chiave per dare impulso al consolidato rapporto di amicizia tra Italia e Kenya. Il lancio della strategia pluriennale per la Cooperazione in Kenya rappresenta una pietra miliare per la cooperazione dell’Italia con uno dei paesi prioritari, e la visita alle iniziative attraverso le quali l’Agenzia investe per la creazione di impresa, di impiego, e per formare una gioventù a entrare nel mondo del lavoro sono l’esempio concreto di una cooperazione che crea partenariati tra imprese, università e istituzioni e che guarda ai giovani come costruttori di sviluppo di un Kenya sempre più resiliente".

"Le piccole e medie imprese sono il cuore pulsante dello sviluppo economico del Kenya", spiega Mario Brataj, Programme officer per lo Sviluppo economico e del Settore privato di Aics Nairobi. "Contribuiscono quasi all’80% del Pil e rappresentano circa il 70% dell'occupazione totale. Si tratta di un tessuto imprenditoriale giovane e dinamico che necessita di supporto per esprimere al meglio le proprie potenzialità: per questo il sostegno all’impiego, alla nascita e all’espansione di piccole imprese rappresenta uno dei pilastri della nostra azione nel Paese. Al contempo investiamo sul  capitale umano kenyano, tramite il potenziamento degli Istituti di formazione professionale. Un esempio di questo approccio è l’esperienza di St. Kizito, che grazie al sostegno della Cooperazione Italiana è stato costruito e si è consolidato, e oggi agisce come ponte tra giovani e mondo del lavoro. L’Istituto collabora oggi con 70 imprese, realizza programmi di alternanza scuola – lavoro e lavora per l’inserimento di giovani in stage formativi. In collaborazione con Avsi, Res4Africa ed Enel Green Power, Aics sta anche promuovendo l’installazione di una micro-grid che renderà l’Istituto un’eccellenza per la formazione sulle energie rinnovabili in Kenya e nell’Africa Orientale".

Foto della visita del Presidente Mattarella all’Istituto di formazione professionale St. Kizito, finanziato dalla Cooperazione italiana, durante la prima giornata del suo viaggio in Kenya. © Quirinale

Il viceministro per gli Affari esteri Edmondo Cirielli incontra le Organizzazioni della società civile italiane in Kenya

Ieri pomeriggio, 15 marzo, presso l’Hotel Serena di Nairobi, il viceministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Edmondo Cirielli, ha incontrato i rappresentanti di circa 30 Organizzazioni della società civile (Osc) italiane in Kenya. L’incontro, organizzato dall’ambasciata d’Italia in Kenya e dall’ufficio di Nairobi dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo assieme al Coordinamento delle Osc italiane in Kenya (Coike), ha visto la partecipazione dell’ambasciatore d’Italia Roberto Natali e del titolare della sede di Nairobi dell’Aics Giovanni Grandi.

In apertura, l’ambasciatore Natali ha ricordato il valore del contributo delle Osc in Kenya per la promozione dei diritti umani, il miglioramento dell’accesso ai servizi di base e per accelerare lo sviluppo socioeconomico, sottolineando l’importanza dell’incontro per garantire uno scambio di prospettive tra il viceministro e le Osc. Grandi nel suo intervento ha sottolineato che le Osc sono "un partner fondamentale per l’attività di cooperazione, che garantisce di capitalizzare la profonda esperienza accumulata in anni di presenza in Kenya". L’expertise delle nostre Osc è legato anche a una presenza capillare sul territorio, con interventi che coprono 45 delle 47 contee. Il titolare di Aics Nairobi si è infine dichiarato estremamente soddisfatto per la firma del Piano indicativo pluriennale di cooperazione tra Italia e Kenya, "che per la prima volta stabilisce una programmazione di ampio respiro per gli interventi di cooperazione concordata con i nostri partner keniani". Il direttivo del Coike, rappresentato da Marcella Ferracciolo e Andrea Bollini, ha poi presentato al viceministro gli elementi caratterizzanti della presenza delle 38 Osc parte del Coordinamento in Kenya, incluse alcune delle sfide incontrate durante il lavoro sul terreno.

Il viceministro Cirielli ha aperto il suo intervento dicendosi estremamente fiero di vedere tanti giovani appassionati alle prese con progetti di cooperazione allo sviluppo. "Il Kenya è un paese strategico per l’Africa e per l’Italia", ha poi proseguito Cirielli "e anche se con le sue sfide, è una democrazia stabile e pacifica, anche vista in prospettiva con gli altri paesi confinanti e in Africa subsahariana". Ha proseguito sottolineando come il Kenya rappresenti una scommessa importante sia per l’Italia che per la comunità internazionale, compresa l’Unione europea. "Non c’è molto, ma moltissimo da fare", ha concluso il viceministro, "l’Africa è legata a doppio filo con l’Italia, abbiamo un destino comune e condiviso".