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HANNA, CONTADINA DEL KENYA: “ECCO COME IL BIOGAS MI HA CAMBIATO LA VITA”

L’Ong Mani Tese racconta la testimonianza di Hanna, contadina di Gakonya (Kenya) e beneficiaria del progetto "Imarisha!" co-finanziato da Aics
di Giorgia Vezzoli (*)

Per Hanna Wanja, una contadina di 43 anni, che vive nel villaggio di Gakonya, in Kenya, cucinare per la propria famiglia non è certo un compito semplice, soprattutto quando tutti sono a casa per le vacanze o per riunirsi. La famiglia di Hanna, infatti, conta ben undici membri: il suo figlio più grande ha 31 anni, il più piccolo 7.
Oltre che faticoso, per la signora Wanja cucinare era oneroso anche dal punto di vista economico: per comprare la legna da ardere necessaria ad accendere I fornelli, ogni mese Hanna spendeva 4.000 scellini, ossia circa 40€. Una cifra sostanziosa per una famiglia il cui reddito dipende totalmente dalla fattoria di cui Hanna si occupa insieme al marito.
Tutto è cambiato quando la famiglia di Hanna è stata inserita nel circuito di ingrasso dei suini del progetto “Imarisha! Energie rurali per la lotta al cambiamento climatico e la salvaguardia ambientale”, cofinanziato dall’Agenzia Italiana per la cooperazione allo sviluppo, e ha beneficiato di un impianto a biogas, uno degli strumenti previsti dal progetto per promuovere le energie rinnovabili e la sostenibilità ambientale.
Da quando Hanna usa il biogas per cucinare, la spesa per il combustibile si è ridotta di oltre il 75%: oggi la famiglia spende meno di 800 scellini (circa 8 euro) al mese!

 

 

Per imparare a usare il nuovo impianto, Hanna è stata formata dalla ditta che lo ha installato e dal personale del progetto, che continua a seguire la famiglia quotidianamente. Il funzionamento, come spiega Hanna stessa, non è molto complesso: “Questo sistema di biogas è il più facile da usare, devo solo inserire due grossi secchi di deiezioni suine al giorno, aggiungere acqua e controllare che il sistema sia al sicuro da interferenze esterne e da eventuali possibili danni. E’ tutto! Il sistema lavora in automatico e io raccolgo anche il sottoprodotto che uso per fertilizzare il mio giardino”.

 

Infatti, oltre a fornire energia continua, sicura, pulita, veloce e a bassissimo costo, il biogas assicura anche concime organico per l’orto. Così, il biogas ha migliorato la vita della famiglia di Hanna in modo considerevole, permettendole di risparmiare tempo e denaro che ora possono essere investiti in altre attività nella fattoria.
“Il biogas e la legna non sono comparabili – sostiene Hanna – La legna o il carbone sono cari, sporchi e distruggono il nostro ambiente. Il biogas è pulito, amico dell’ambiente ed è gratis!”
Hanna è così soddisfatta del suo impianto che è diventata ambasciatrice del progetto nel villaggio. Sta convincendo molte persone a entrare nel sistema di ingrasso dei maiali e ad installare un impianto a biogas. Il suo sogno è che ogni famiglia abbia il proprio impianto, “per avere una vita migliore e salvaguardare il nostro ambiente”.

 

(*) Communication & PR Manager- Mani Tese

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