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PALESTINA
Il microcredito a fianco delle donne palestinesi: la storia di Sherin

Il prestito ottenuto grazie a Start-Up Palestine, programma finanziato da Aics, ha permesso alla donna prima di lavorare un piccolo terreno avuto in eredità e poi trasformare quell'attività in un'impresa che dà ora da mangiare a una decina di famiglie

Sherin Sami Abu Mansi è una donna di 40 anni, mamma di due figli, che vive a Deir El-Balah nella Striscia di Gaza. Sposata in giovane età a causa di una difficile situazione economica, non ha potuto finire gli studi. La ristrettezza l’ha portata in seguito a vivere con la sua famiglia in una stanza nella casa della famiglia del marito. Nonostante avesse una significativa esperienza nel settore agricolo, il marito di Sherin è rimasto disoccupato e così i due non avevano alcuna fonte di guadagno per mantenere la famiglia.

Tempo fa, Sherin e suo marito hanno però ereditato un piccolo terreno su cui hanno tentato di coltivare i raccolti. Per coprire l’elevato costo della preparazione del terreno, Sherin è stata costretta a vendere i suoi gioielli a cui teneva molto, ma il guadagno dei primi raccolti era minimo a causa del basso prezzo dei prodotti sul mercato locale e insufficiente per compensare i costi del loro investimento iniziale.

Sherin e suo marito erano frustrati e disperati, ma fortunatamente, guardandosi intorno, Sherin ha visto una pubblicità del programma Start-Up Palestine, finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) e si è rivolta ad Asala for Credit and Development, istituzione di microfinanza palestinese per verificare se poteva accedere al credito. Dopo qualche giorno, ha ricevuto la notizia di esser risultata idonea al prestito, grazie alla garanzia del terreno agricolo ereditato dalla sua famiglia, ed è riuscita ad iniziare la costruzione di una serra per la coltivazione agricola. Grazie ad un buon volume di vendite sul mercato locale, Sherin è riuscita a ripagare il prestito in due anni.

Sherin in un campo della sua azienda agricola. © Aics Gerusalemme

Per espandere la sua attività e migliorare ancor di più il suo business, Sherin si è nuovamente rivolta all’istituzione di microfinanza coinvolta nel programma Start Up Palestine ed è riuscita ad ottenere un nuovo prestito questa volta per un valore doppio rispetto al primo. Con il secondo prestito, Sherin ha affittato un terreno, lo ha preparato per la coltivazione e ha piantato diverse varietà di ortaggi locali come cavolo, cavolfiore, melanzana, mais ed peperone. Inoltre, l’aumento del volume della produzione l’ha spinta ad assumere dei lavoratori per aiutarla nel raccolto. Attualmente, Sherin sta coltivando più di 3 ettari e mezzo di terra comprese le serre. Durante la prima fase del progetto, Sherin e suo marito hanno lavorato da soli per ridurre al minimo i costi; nella seconda fase invece è stata in grado di fornire dei posti di lavoro a 11 persone.

Il secondo prestito ha permesso a Sherin di espandere la sua attività in termini di ricerca di nuovi mercati per vendere i suoi prodotti. Inizialmente limitata al mercato locale di Deir El-Balah, ora vende i suoi ortaggi di alta qualità a venditori in tutta la Striscia di Gaza e in alcuni governatorati della Cisgiordania. I suoi prodotti sono molto richiesti dato che sono coltivati senza pesticidi.

Il successo di Sherin nella sua attività a conduzione familiare ha prodotto un impatto visibile sulla qualità della sua vita. L’aumento del guadagno ha permesso a Sherin di trasferirsi con la sua famiglia in una casa separata dalla famiglia del marito e dare l’opportunità ai figli di frequentare una scuola migliore. L’attività che gestisce, è l’unica fonte di guadagno per tutta la sua famiglia.

Sherin © Aics Gerusalemme

Sherin © Aics Gerusalemme

Sherin sta cercando di migliorare ulteriormente l’efficienza, anche energetica, della sua attività. La scarsa disponibilità di elettricità continua sulla striscia di Gaza costringe infatti Sherin ad azionare le pompe d’acqua per la coltivazione solo nelle ore in cui l’elettricità viene fornita in modo continuo e non sulla base di criteri di qualità della produzione agricola. Per cercare di rendersi indipendente dalla fluttuazione dell’energia elettrica a Gaza, sta inoltre vagliando la possibilità di installare pannelli solari che le permettano di avere una fonte di energia elettrica affidabile e continua secondo i suoi bisogni di produzione, in modo da stabilizzare anche il lavoro svolto dai dipendenti.

Nel futuro, Sherin sogna di fondare la sua azienda di trasformazione alimentare concentrandosi sulla produzione di concentrato di pomodoro, molto utilizzato nella cucina palestinese e mediorientale in generale. I bassi prezzi dei pomodori sul mercato portano molti agricoltori a lasciare i loro pomodori nei campi perchè il costo del lavoro manuale per la raccolta supererebbe i ricavi ottenuti dalle vendite. L’idea imprenditoriale di Sherin è dunque quella di raccogliere i pomodori e trasformarli in concentrato di pomodoro, che potrebbe essere successivamente venduto a un prezzo più alto.

I grandi sogni di Sherin sono stati realizzati con il programma Start-Up che ha creduto nelle sue capacità imprenditoriali e le ha fornito uno spazio per crescere professionalmente. Grazie al programma Start-Up Palestine, ora Sherin non solo è in grado di assicurare un reddito alla sua famiglia, ma anche di contribuire al benessere di molte altre famiglie della sua comunità nella Striscia di Gaza.

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