Il nuovo sistema di Cooperazione allo Sviluppo, disegnato dalla Legge n. 125 del 2014, si fonda sul principio di dialogo strutturato tra cooperazione nazionale, sovranazionale e territoriale, basato su priorità comuni e condivise per paesi e settori tematici, che consenta di fare sistema tra livelli diversi di governo. In questo nuovo assetto gli Enti territoriali[1] sono riconosciuti quali “Soggetti” della Cooperazione allo Sviluppo e si è passati da un approccio verticistico di “cooperazione decentrata” ad uno più inclusivo e orizzontale di “cooperazione territoriale”, ovvero basato sulla creazione di “partenariati territoriali”, a sottolineare una relazione paritaria anche tra gli Enti Territoriali italiani e le Istituzioni Locali dei Paesi beneficiari. La cooperazione territoriale così concepita è da lungo tempo riconosciuta dall’OCSE-DAC come uno degli elementi di originalità e di identità della cooperazione italiana (cfr. Peer Review Italy 2014).
Questa sezione raccoglie documenti e materiali utili agli Enti Territoriali che intendono realizzare iniziative di cooperazione allo sviluppo, con il sostegno dell’Agenzia, da realizzarsi prioritariamente nei Paesi e nei settori indicati nel Documento triennale di programmazione e di indirizzo della politica di cooperazione italiana.