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Covid-19 in Mozambico: WeWorld comincia dalla prevenzione

Il Mozambico, per il momento, è ancora uno dei paesi meno colpiti dalla pandemia del nuovo coronavirus. Ad oggi, 31 maggio, sono 244 i casi rilevati. Ma data la fragilità del sistema sanitario nazionale e la mancanza di risorse umane ed economiche l’allarme nel Paese è molto alto.

L’ong italiana WeWorld (Ww) , presente nel Paese da 20 anni con progetti di sviluppo e emergenza nei settori di Wash (water and sanification), educazione, Drr (disaster risk reduction) e sviluppo rurale nelle Provincie della capitale Maputo, di Manica e Cabo Delgado, ha deciso di focalizzare i propri sforzi in campagne di prevenzione e sensibilizzazione contro il Covid-19. Nello specifico, le suddette attività sono state inserite nei progetti finanziati dalla Agenzia Italia per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics), principale donor di WeWorld nel Paese. Secondo le parole di Piero Meda, Rappresentante Paese di Ww Mozambico, “è necessario divulgare le informazioni corrette al fine di allertare le comunità sui rischi del nuovo coronavirus, sui sintomi, e sulle misure di prevenzione che devono essere adottate. La nostra unica arma è la prevenzione.”

Nell’ambito del Progetto “Mitigazione degli effetti della siccità causata da EL Nino nei paesi dell’Africa Australe. Rafforzamento della resilienza delle comunità beneficiarie”, finanziato dalla sede Aics di Maputo, si è deciso di fare formazione ai Comitati locali di gestione del rischio di catastrofi (Clgrc) dei Distretti di Boane e Namaacha, nella provincia della capitale. Con l’aiuto dei Comitati si punta a raggiungere le comunità più remote, dove le informazioni sulla pandemia arrivano in ritardo o distorte. In questa prospettiva, i Clgrc hanno il ruolo di organizzare a loro volta formazioni nelle comunità e identificare la popolazione più vulnerabile. Zoe Trevisan, esperta Drr di WeWorld in Mozambico, spiega il ruolo fondamentale che hanno i comitati nella risposta alle emergenze: “Nel 2019 abbiamo creato e formato 6 comitati locali di gestione dei rischi, i comitati sono formati da volontari e costituiscono il braccio operativo della protezione civile mozambicana (Ingc) a livello delle comunità. Senza di loro, infatti, sarebbe impossibile garantire il flusso di comunicazione prima, durante e dopo lo scoppio di un’emergenza e di conseguenza sono fondamentali per coordinare le operazioni sul campo e fornire informazioni precise ai soccorritori e alle autorità.”

Oltre a spiegare cosa effettivamente è il Covid-19, come può essere riconosciuto e mostrare le pratiche di igiene e di comportamento sociale adeguate, le attività di sensibilizzazione enfatizzano l’importanza di informarsi tramite canali ufficiali. In questo senso, la campagna ha lo scopo di prevenire la disinformazione. Ribatte Piero Meda: “durante le attività di formazione, forniamo anche gli strumenti necessari perché le persone possano tenersi aggiornate usando fonti ufficiali al fine di contrastare la diffusione di notizie false che circolano sui social media. Visti i risultati positivi dell’azione e l’interesse manifestato dalle comunità beneficiarie, Ww ha deciso di massificarla ed estenderla a livello nazionale, appoggiando direttamente l’Ingc. Sono quindi stati finanziati 30.000 sms che l’istituzione governativa invia quotidianamente a tutti i Clgrc del Paese, attraverso l’applicazione DataWinners, al fine di informare il maggior numero di persone possibili sulle pratiche preventive e sulle procedure da seguire in caso di un presunto caso di contagio.

Con lo stesso obiettivo, nell’ambito del progetto “Particidade – Planeamento participativo de serviços para as cidedes e comunidades educativas e resilientes em Moçambique” , Ww ha lanciato un video musicale creato con i processi di produzione tipici dell’arte sociale. Il progetto infatti ha come obiettivo generale quello di aumentare l’inclusione e la qualità dell’educazione avvalendosi dell’arte come strumento educativo, di esercizio alla cittadinanza attiva e di promozione della partecipazione sociale di adulti e bambini. All’indomani della chiusura delle scuole, lo staff del progetto ha quindi pensato a come rispondere alla necessità di sensibilizzare i più giovani servendosi di un linguaggio più leggero e coinvolgente. Sei artisti locali, collaboratori del progetto, insieme al team di Ww, hanno lavorato alla produzione di “Previne “, Previeni , un simpatico videoclip che illustra le misure preventive a passi di danza e Marrabenta, genere musicale mozambicano. Il video é diffuso e condiviso sui social media, televisioni e radio locali.

Adottando il medesimo approccio, l’ong italiana, in collaborazione con il Conselho Nacional do Voluntariado (Cnv), ha creato flyer digitali da diffondere sul web. Per dare visibilità all’argomento, gli spot educativi riportano frasi che giocano con il linguaggio gergale e affiancano l’espressione Maningue Nice traducibile con “molto fico”, in voga tra i giovani, ai consigli sulle pratiche di prevenzione, come: “lavare le mani”, “restare in casa” e così via. Infine, per fornire un apporto più concreto nell’affrontare l’emergenza, Ww ha fornito Non Food Itens (Nfis) e Dispositivi di protezione individuale (Dpi) a istituzioni e associazioni delle provincie di Pemba e Maputo. Nello specifico, sono stati distribuite “hands washing stations”, prodotti disinfettanti, polverizzatori, maschere usa e getta, guanti e materiale informativo. Nel progetto finanziato da Aics, l’azione si e concentrata nelle zone rurali dove la consapevolezza sulle norme igienico-sanitarie è spesso precaria, l’acqua scarseggia e l’accesso ai dispositivi è estremamente limitato. Il materiale è stato donato al Distretto di Namaacha, partner del progetto, e ai Comitati di gestione del rischio delle comunità rurali beneficiarie.

Nel quadro del progetto Particidade, invece, la distribuzione ha avuto come target principale le comunità urbane periferiche, dove a cause della mancanza di infrastrutture di base, dell’alta densità demografica e della mancanza di un sistema di raccolta dei rifiuti e, anche qui, dell’impossibilità di accesso ai prodotti sanitari di base, le condizioni igienico-sanitarie sono il più delle volte inadeguate. Anche in questo caso, l’apporto del Consiglio nacional do voluntariato (Cnv) stato fondamentale. É qui interessante rimarcare la presentazione di un prototipo di rubinetto a pedale sviluppato da uno dei volontari locali. Infine, 15 “hands washing station” e prodotti disinfettanti sono stati donati alla Associazione Casa Ndangwini, casa famiglia di accoglienza per bambini orfani e vulnerabili. Ndangwini, in lingua ronga, significa “qui c’é una famiglia”. Infatti, Casa Ndangwini é proprio questo: una casa famiglia gestita da una coppia italo-mozambicana che, dal 2002, ha aperto le sue porte per ospitare, in varie forme, i minori in difficoltá del quartiere Magoanine B di Maputo. L’équipe della casa ha poi distribuito i materiali alle famiglie dei ragazzini che frequentano l’associazione e al Centro di Salute distrettuale (Cs de Albasine) del quartiere, fino ad allora sprovvisto di tali materiali igienici. Sorprendentemente, l’azione di sostegno ha avuto un effetto generativo incentivando l’acquisto di altri 5 secchi e di un’altra confezione di saponi da parte di Casa Ndangwini al fine di facilitare una distribuzione plasmata sulle esigenze particolari. Helena André Mabui, rappresentante delle famiglie e nonna di uno dei bambini della Casa, commenta così il momento della consegna dei materiali donati da WeWorld: “é stato un momento bellissimo. Si diceva che non siamo soli, che qualcuno ha pensato a noi e per noi con qualcosa di concreto per superare il momento difficile.”

Ad oggi, i beneficiari delle attività di sensibilizzazione e delle distribuzioni di Nfi e Dpi realizzate da We World, nell’ambito dei progetti finanziati dall’Aics, sono più di 7.000.
L’impegno di WeWorld nell’affrontare l’emergenza Covid-19 in Mozambico continua, affinché i diritti fondamentali alla vita, alla salute e allo studio vengano garantiti a tutti e tutte.

[Scheda progetto]
L’Aics in Mozambico interviene con un programma regionale per il contrasto agli effetti del cambiamento climatico, e riesce a penetrare, grazie alla collaborazione con We World, nelle comunità rurali del Mozambico per ridare impulso all’agricoltura, severamente danneggiata dagli effetti del fenomeno climatico El Niño. La stretta collaborazione instaurata con i comitati locali di gestione del rischio di catastrofi permette che le preziose informazioni sulla prevenzione al Covid-19 arrivino alle comunità remote del Paese. Attraverso un’ulteriore iniziativa finanziata dall’Aics per il miglioramento dei servizi municipali delle città di Maputo e Pemba, WeWorld ha raggiunto due dei principali centri urbani del Paese distribuendo materiale informativo, sanitario, e producendo un video musicale di sensibilizzazione al coronavirus. Gli sforzi della Cooperazione Italiana in risposta all’emergenza sanitaria si moltiplicano con l’obbiettivo di raggiungere tutti.
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