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El Salvador. Territori condivisi, identità e patrimonio culturale, l’impegno dell’AICS

La Cooperazione italiana in El Salvador si impegna a promuovere la conservazione e la riqualificazione del patrimonio culturale e architettonico dei centri urbani nella convinzione che la formazione dell’identità di un gruppo sociale si rafforzi a partire da storie comuni, territori condivisi e tradizioni ereditate che contribuiscono a dare forma a un senso profondo di identità socio-culturale.

Molti i progetti di interesse: di grande rilievo quello relativo al Rafforzamento della Secretaria de Cultura. Infatti, dal 2009, esperti italiani hanno lavorato per supportare le istituzioni del paese centroamericano nel settore della conservazione del patrimonio culturale anche grazie alla collaborazione con l’Istituto Italo Latino-Americano.
Durante due anni di intenso lavoro a sostegno della Secretaria de Cultura de la Presidencia de El Salvador sono stati costruiti laboratori e sono stati formati specialisti nei settori del restauro dei reperti archeologici e della scultura policroma. Nel frattempo la Cooperazione Italiana aveva promosso un’altra importante iniziativa, sempre insieme all’IILA: il Seminario Centroamericano sobre la valorización y la conservación del patrimonio cultural – CULT 2011, tenutosi ad Antigua, Guatemala e a San Salvador nel maggio del 2011. Si ottenne così un quadro aggiornato sullo stato di salute della cultura dell’intera area centroamericana.

 

 

Nel 2012 l’Università degli Studi Roma Tre, presentò una nuova proposta finalizzata a ridurre il grave fenomeno della violenza giovanile organizzata attraverso la formazione dei giovani in professioni collegate al recupero del patrimonio storico-architettonico salvadoregno. Nel 2015 venne così avviata la creazione della Escuela Taller de Artes y Oficios Tradicionales y Artesanales de El Salvador -ESTASAL, il vero cuore di questo innovativo progetto portato avanti dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo attraverso l’Università degli Studi Roma Tre. Le Escuelas Talleres derivano dal modello IMPARARE FACENDO, messo in atto dall’Agenzia spagnola della Cooperazione Internazionale per lo Sviluppo e adottato in America Latina dal 1985. Ogni Escuela Taller prevede la combinazione della formazione teorica con quella pratica, con un particolare accento sul lavoro concreto. Il modello tradizionale, di tipo stanziale, è stato cambiato e la Escuela Taller si è trasformata in un’istituzione didattica itinerante in modo da estenderne l’azione e i benefici sociali all’ intero paese. ESTASAL oggi gode del sostegno di un’ importante rete istituzionale composta dalla Universidad El Salvador, dal Ministerio de Educación – Viceministerio de Ciencia y Tecnología, dal Ministerio de Obras Públicas – Viceministerio de Vivienda y Desarrollo Urbano, dall’Instituto Nacional de la Juventud, dall’Instituto Salvadoreño de Formación Profesional, dalla Comisión Nacional de la Micro y Pequeña Empresa e, infine, dalla Fundación Salvadoreña de Desarrollo y Vivienda Mínima. ESTASAL attualmente è attiva nel Centro Storico della capitale San Salvador e nell’area extra-urbana della città di Zacatecoluca, a poca distanza da uno dei più importanti carceri di massima sicurezza del paese.

L’azione di ESTASAL si sposterà successivamente in altre città del paese. In questa scuola vengono formati giovani di età compresa tra 18 e 29 anni, selezionati in aree con elevata criticità sociale, con parità di genere, nelle professioni del muratore e del carpentiere specializzato nel recupero dell’edilizia tradizionale storica. Al termine di ogni ciclo annuale di formazione i giovani vengono inseriti, in qualità di soci, in una cooperativa locale appositamente costituita nell’ambito del progetto, allo scopo di favorirne l’inserimento nel mondo del lavoro. Pertanto, da un lato, attraverso la formazione di questi operai specializzati, si contribuisce alla conservazione di nuclei architettonici storicizzati a beneficio del recupero e al mantenimento dei caratteri identitari degli insediamenti urbani ed extra urbani, dall’altro si crea un meccanismo di miglioramento professionale, economico e sociale che riguarda i giovani formati, le famiglie e le comunità a cui appartengono, riducendo il rischio di contaminazione con i gruppi violenti organizzati.

 

 

A Zacatecoluca la scuola è attiva in un’area dove vivono 420 persone in abitazioni precarie di livello estremo e con un altissimo indice di povertà. Negli ultimi due anni è stato realizzato un Master Plan Generale di quel territorio, un vero e proprio strumento strategico integrato, formato da piani e progetti, che ha come fine ultimo il recupero e l’integrazione di quella comunità nel contesto della città. In El Salvador si registrano ancora gravi fenomeni di violenza e discriminazione a carico delle donne. Nel 2017 l’Instituto de Medicina Legal ha registrato 468 casi di femminicidio. I dati del Ministerio de Economia, Gerencia de Estadisticas de Genero DIGESTYC, 2016 l’analfabetismo femminile è ancora pari al 12.5% contro l’8.8 % maschile. La mancata frequenza scolastica femminile causata da problematiche familiari nell’intervallo di età compreso tra 16 e 18 anni riguarda il 10.64 % contro 1.99 % maschile. Infine la partecipazione ad attività lavorative, calcolata sulla popolazione economicamente attiva, riguarda il 47.26 % delle donne contro l’ 80.14 % degli uomini. A Zacatecoluca, nel giro di due anni, all’interno della scuola, si è assistito ad un mutamento radicale nei rapporti tra i generi con l’abbattimento dei preconcetti su professioni tradizionalmente maschili e dalle quali le donne erano escluse. Negli ultimi anni le iniziative di cooperazione allo sviluppo collegate al patrimonio culturale hanno registrato un radicale mutamento di impostazione determinando un netto miglioramento della sostenibilità degli interventi. Anche nelle istituzioni beneficiarie delle iniziative di cooperazione si sono registrati cambiamenti di rotta. In El Salvador nel 2014 veniva redatto il documento Política Pública de Cultura 2014-2024, nel quale la Secretaria de Cultura – recentemente trasformata in Ministerio de Cultura – doveva contribuire a ricostruire il tessuto sociale e creare un positivo rapporto tra lo Stato e i cittadini. Inoltre il progetto in corso in El Salvador è perfettamente coerente con la strategia nazionale di riduzione delle criticità sociali definita dal Plan El Salvador Seguro, strategia elaborata dal Consejo Nacional de Seguridad Ciudadana y Convivencia per conto della Presidenza della Repubblica de El Salvador ed è uno dei tasselli dell’azione che la stessa Agenzia Italiana per la Cooperazione sta conducendo.

Informazioni sull'autore

Professore Associato di Storia e tecnica del restauro, Delegato del Rettore dell’Università Roma Tre per la cooperazione allo sviluppo, attivo per oltre 20 anni nell’ambito della cooperazione con la Repubblica Popolare Cinese, dal 2009 impegnato nella conduzione di iniziative della Cooperazione italiana in El Salvador.

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