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PALESTINA
Fedaa e la sua fabbrica di cioccolato

L'unione, tra donne, fa la forza e trasforma una casa di Ramallah in un laboratorio dolciario, grazie al sostegno di Aics e di un progetto di finanziamento realizzato da WeWorld-Gvc

“Grazie a Thawq (sapore), la mia vita è cambiata in meglio, mi sono dimenticata della malattia e dei sei interventi chirurgici a cui mi sono sottoposta per rimuovere il tumore al seno”. sono le parole di Fedaa dalla sua casa di Ramallah, nei Territori Palestinesi, trasformata in laboratorio di cioccolato da quando ha aperto Thawq. Prima di diventare imprenditrice Fedaa era una casalinga, sposata con due figlie, e dipendeva economicamente dal marito. Quando scopre di avere un tumore al seno, decide però di fare qualcosa per tenere la mente occupata ed evitare di cadere in depressione a causa della malattia. Da sempre brava in cucina e soprattutto a fare dolci, comincia a sperimentare ricette a base di cioccolato “perché alle mie figlie piaceva molto, e per me era un modo per non pensare. Prima di Thawq le cure mi facevano molto male e ogni tre mesi aspettavo con ansia il risultato delle analisi, ma da quando mi dedico a Thawq ho meno paura” racconta Fedaa.

Thawq ha rappresentato una svolta, una vera e propria rivoluzione all’interno della sua vita e senza dubbio, un’ottima cura per la sua salute mentale. Il marito, però, non ha mai visto di buon occhio questa sua nuova occupazione che secondo lui l’avrebbe distolta dal lavoro di cura della casa e della famiglia e così, un giorno, mentre Fedaa è occupata tra cioccolato, analisi, cure e figlie, il marito va via di casa. “Quello fu il periodo più difficile della mia vita” ricorda Fedaa, “ma proprio allora la Banca della Palestina mi chiese di fare 1.400 regali per i suoi dipendenti, sicuramente l’ordine più grande che abbia mai ricevuto dall’inizio di Thawq. Di colpo però i problemi mi hanno assalito di nuovo: ero molto stanca, delusa, dovevo consegnare il cioccolato, mi serviva una macchina per l’acquisto dei prodotti e per le consegne, ma senza la macchina di mio marito non sapevo come fare, né a chi chiedere aiuto”, prosegue Fedaa.

Fedaa e i suoi dolci al cioccolato. Crediti: Aics Gerusalemme

Fedaa e i suoi dolci al cioccolato. Crediti: Aics Gerusalemme

“Ero devastata, mi sono ritrovata da sola, con tutta la responsabilità dell’educazione delle mie figlie e con un progetto imprenditoriale che volevo proseguire”. Con grande determinazione e coraggio, decide di chiedere aiuto ad alcune donne per portare a termine l’ordine della banca e consegnare il cioccolato in tempo. Thawq pertanto diventa non solo il suo mezzo di sostentamento, ma anche un’ancora di salvezza a livello psicologico, un mezzo per sfogare l’ansia e allo stesso tempo una fonte di motivazione per andare avanti. Grazie all’aiuto ricevuto riesce a consegnare tutto in tempo e adesso si sente di condividere la sua esperienza lanciando un messaggio a tutte le donne: “Dopo l’esperienza vissuta, ad ogni donna che sta attraversando una separazione o un divorzio, vorrei dire di credere in sé stessa, concentrarsi sul proprio lavoro e mantenersi economicamente per non dover dipendere da nessuno”.

Fedaa ha potuto realizzare il suo sogno di produrre datteri palestinesi ricoperti di cioccolato belga grazie ad un prestito ottenuto attraverso l’iniziativa “We Change. Percorsi partecipati di genere e promozione dell’empowerment economico delle donne in Palestina”, finanziata dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) e realizzato dalla Osc italiana WeWorld-Gvc.

Alcuni dolci di Fedaa "made in Palestin" con il sostegno di Aics. Crediti: Aics Gerusalemme

Alcuni dolci di Fedaa “made in Palestin” con il sostegno di Aics. Crediti: Aics Gerusalemme

Dopo un passato senza lavoro, psicologicamente abbattuta dalla scoperta della malattia e abbandonata dal marito, Fedaa oggi è un esempio di donna vincente, un’imprenditrice che ogni giorno con coraggio e determinazione sfida la malattia e il dolore della separazione. Infine, alla domanda “quale messaggio vorresti dare ad altre donne?”, risponde: “Adesso posso dire di essere felice, e anche se a volte ho momenti di debolezza e solitudine, con buona volontà e fiducia in noi stesse, si possono superare tutte le difficoltà”.

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