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Sviluppo rurale ed economia circolare: le parole d’ordine della nostra cooperazione in Africa

Progetti e temi della tre giorni di lavori, quest'anno online, della quarta edizione del Forum economico-commerciale Italia Africa Business Week

“Rebranding Italy in Africa”: titolava così la quarta edizione del Forum economico-commerciale Italia Africa Business Week (Iabw), promosso a Roma dall’Associazione Le Réseau in partnership con Assolombarda e l’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (Ispi), R&P Legal, Confindustria Assafrica & Mediterraneo e Confindustria Dispositivi Medici.

Un appuntamento che ha confermato il crescente interesse dell’Italia per i partner africani. L’idea era capire, e far capire, cosa può offrire il Sistema Paese Italia in termini di opportunità, cultura industriale e trasferimento di know-how. Il modello italiano di business e di cooperazione internazionale in Africa pare infatti sempre più attuale e rafforzato, soprattutto dopo la recente emergenza sanitaria.

Comunicazione; Economia Circolare; Waste Management; Start-up innovative: questi i focus delle tre giornate, in cui si sono tenuti workshop, panel di alto livello, incontri B2B e B3B, sponsor verticali e dedicati, partnership commerciali e tanto networking.

All’evento ha partecipato anche l’Ufficio V (Ambiente e uso del territorio)  dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics)  che, intervenendo nel panel dedicato all’Economia circolare, ha presentato alcuni progetti in corso che rappresentano un’opportunità di crescita economica sostenibile, attraverso il modello dell’economia circolare.

In Mozambico il “Progetto per il rinforzo del sistema di gestione integrata dei rifiuti solidi urbani” ha rafforzato le capacità tecniche amministrative e manageriali in 53 municipi nella gestione dei residui solidi urbani. E’ promosso dall’Ong Lvia in collaborazione con il ministero dell’Ambiente del Mozambico e con l’Associazione nazionale dei municipi del Mozambico.

Anche in Burkina Faso e Niger, Aics pone al centro delle proprie iniziative il rafforzamento delle dinamiche di sviluppo rurale attraverso interventi coerenti con principi di economia circolare. In Burkina Faso, con le “Comunità Smart – acqua, energia, cibo, lavoro e innovazione per lo sviluppo sostenibile” sono stati installati impianti a energia solare utilizzati per tecniche agricole sostenibili per la sicurezza alimentare. A questo si aggiunge la formazione di giovani nel settore delle energie rinnovabili che faciliterà il loro inserimento nel mondo del lavoro

© Aics Khartoum

In Sudan le iniziative, che rispondono ai criteri dell’economia circolare, stanno rafforzando la capacità di resilienza delle fasce più vulnerabili ed emarginate della popolazione nel settore dello sviluppo rurale, lotta alla povertà e protezione sociale. Ne è un esempio il “Supporto alla resilienza delle popolazioni agro-pastorali degli stati orientali del Sudan” che sviluppa attività di agro-business con il supporto di energie rinnovabili e riciclaggio di materiale di recupero (biogas con biomasse, pirolisi con plastica e biomasse)

Anche in Kenya l’Aics sta puntando alla creazione di opportunità di lavoro, investendo in strategie di business nel settore dell’economia circolare, con impatto nel settore manifatturiero e delle energie rinnovabili. Inoltre una gestione circolare e sostenibile del ciclo dei rifiuti e un miglioramento della salubrità dell’ambiente sarà il risultato di un progetto destinato all’eliminazione di una discarica a cielo aperto e alla costruzione di un nuovo impianto per il trattamento dei rifiuti solidi urbani.

Infine, in Etiopia l’iniziativa Team Europe utilizzerà l’economia circolare come strumento di cooperazione allo sviluppo e di ripresa post Covid-19 nei due principali ambiti di intervento identificati: job creation e digitalizzazione. In questa cornice si inserisce il nuovo Programma Paese, in fase di negoziazione con il governo etiopico, che prevede attività volte a sviluppare il concetto di economia circolare nei parchi industriali e agro-industriali integrati che l’Aics sta realizzando nel Paese del Corno d’Africa.

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